Revello, quando il Carnevale si svolse alla vigilia della guerra
Sarà l’aria del Carnevale, che a Revello è una festa sempre particolarmente sentita. O sarà la voglia di amarcord che la Gazzetta ha seminato proponendo nello scorso numero foto degli spettacoli di inizio Anni ’60 all’ex cinema… fatto sta che gli ultimi giorni sono stati un brulicare social di immagini d’epoca.
Mentre raccogliamo la foto in posa delle maschere di Revello, Ruchin e Biasina, con le damigelle, per la prima volta con le mascherine chirurgiche di protezione (cimelio da preservare e raccontare ai posteri come simbolo del 2021), il sindaco Daniele Mattio ritrova e condivide questa locandina promozionale del Veglionissimo di San Biagio: era il 1940. Si era a pochi mesi dall’ingresso in guerra: gli Alpini sbrigavano, come espressione dell’autorità statale, anche queste funzioni organizzative.
E ripartono i ricordi. Il biglietto di ingresso permetteva di accedere al salone consiliare del municipio. Il firmatario del documento era il nonno di Gianpiero Palmero (Pupi), Pierin Palmero. Tra le memoria dei revellesi riaffiorano il confezionamento in gran segreto dei vestiti femminili per la festa e qualcuno (in cerca di conferme) fa pure un riferimento al passaggio a Revello di Claudio Villa. Possibile?