Rifiuti, alta tensione per il rinnovo del cda Martedì si voterà per il nuovo presidente Xxxxxx Xxxxxx
Martedì 15 giugno, alle 18, si prospetta un’assemblea dei sindaci ad alta tensione. I 52 Comuni che fanno parte del consorzio Csea per la gestione dei rifiuti, saranno chiamati ad eleggere il nuovo consiglio di amministrazione dell’ente e il suo presidente.
Se, fino a pochi mesi fa, sembrava confermata la regola non scritta che la scelta ricadesse nelle mani del sindaco di Saluzzo, per una forma di “patto” tra le principali città del bacino (Saluzzo, Savigliano e Fossano), una serie di elementi ha sparigliato le carte in tavola: la comparsa sulla scena dell’associazione Octavia, la mancata elezione del rappresentante scelto dal sindaco di Savigliano per il consorzio Monviso Solidale, il calo delle compensazioni al Comune di Villafalletto per gli impianti di riciclaggio e la discarica consortile.
Il risultato è che, ai nastri di partenza per la carica di presidente Csea, correranno due concorrenti: il presidente uscente Fulvio Rubiolo, candidato dal Comune di Saluzzo, e Nando Arnolfo, scarnafigese, presentato dal Comune di Villafalletto ma in rappresentanza di tutto il territorio.
L’esito della votazione è tutt’altro che scontato: molto dipenderà dal dialogo tra gli amministratori nei giorni precedenti l’elezione.
Sono invece sei i candidati al ruolo di consigliere del cda, che sarà composto da quattro elementi (più il presidente). Si tratta di Giovenale Bergesio, membro della Consulta ecologica di Savigliano, proposto dal sindaco di Savigliano, Mario Barale, titolare di un’azienda agricola a Fossano e già consigliere comunale (autocandidato), Giuseppe Milli, di Racconigi, pensionato, laureato in prevenzione ambientale, candidato dal sindaco di Racconigi, Massimo Colombero, impiegato Sedamyl (autocandidato), Marco Massimino, tecnico dell’Arpa, e Francesco Mariano, di Manta (già consigliere comunale e operatore della Proteo), entrambi candidati dal sindaco di Villafalletto.
Recependo le indicazioni del cda, intanto, l’ultima assemblea dei sindaci ha deliberato un aumento dell’indennizzo, da 125 a 127,5 euro per tonnellata di rifiuti da parte dei comuni del consorzio, a Villafalletto e Vottignasco in quanto sede di discarica.
Le amministrazioni dei due paesi hanno a lungo protestato contro la decisione della Regione di sopprimere la legge che prevedeva l'erogazione degli indennizzi ai comuni sedi di discarica e che, per la sola Villafalletto, ha comportato una perdita di introiti per circa 200 mila euro annui.
Come ultimo atto, infatti, il sindaco Pino Sarcinelli ha votato contro il bilancio.