Rifiuti, il futuro potrebbe non essere a Villafalletto

Tra le discariche piemontesi prossime all’esaurimento c’è quella di Villafalletto, alla quale il consorzio Csea, cui Saluzzo ed altri 52 Comuni del Saluzzese, Saviglianese e Fossanese aderiscono, conferisce i rifiuti.

La questione è stata affrontata nell’ultimo consiglio comunale, dal momento che i Comuni sede di discarica e di impianti di lavorazione dei rifiuti vedranno venir meno quelle forme di “compensazione” economiche che li avevano indotti a suo tempo a dare la loro disponibilità.

Nel caso di Villafalletto si tratta di circa 300 mila euro che ogni anno concorrono a rimpinguare il bilancio.

Il Consiglio di Saluzzo ha votato un ordine del giorno nel quale si richiama l’attenzione del presidente, della giunta e del consiglio regionale «sulle serie criticità previste a breve termine per effetto dell’esaurimento di diverse discariche del Piemonte».

In particolare nel testo votato all’unanimità si sottolinea il fatto che, senza adeguate forme di compensazione, sarà problematico individuare nuove sedi.

«Queste forme compensative - è detto nell’ordine del giorno - sarebbero conformi a principi di collaborazione istituzionale fra enti locali che debbano sostenere oneri sproporzionati legati alla presenza di impianti ed enti locali conferitori». Il Consiglio ha inoltre richiesto alla Regione che sia concessa la possibilità ai soggetti gestori in ambito locale (Consorzi o enti similari) di mantenere forme compensative proprie, secondo la propria autonomia e secondo i principi di mutualità che caratterizzano queste forme associative tra Comuni.

Il consigliere regionale leghista Paolo Demarchi, che siede anche sui banchi del consiglio comunale, intervenuto nella discussione, ha spiegato che la Regione ha chiara la questione e che si è attivata per valutare il da farsi. Analogo ordine del giorno verrà ora portato all’esame degli altri Comuni aderenti allo Csea.