Rifiuti, quanta confusione

Rifiuti, quanta confusione
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Occorrerà un po’ di tempo prima che i cavouresi si abituino al nuovo sistema di raccolta rifiuti, con i cassonetti accessibili solo con un’apposita carta.

Che non sia semplice il nuovo sistema impostato da Acea lo ha confermato anche il sindaco Sergio Paschetta nel corso dell’ultimo consiglio comunale: «All’inizio è sicuramente un po’ complicato. La prima volta – ha detto – sono andato al cassonetto con la mia scheda, ma non sono stato in grado di aprire la bocchetta. Poi ho imparato».

C’è invece chi non ha imparato, o semplicemente ha deciso che si può farne a meno: è quanto si deduce osservando alcune ecoisole, come quella di via Antica di Pinerolo, via Vigone o piazza Saroglia, dove sono comparsi più volte sacchetti abbandonati a terra, accanto ai cassonetti.

C’è un motivo in più, però, per porre attenzione a non abbandonare i rifiuti.  Sempre nell’ultimo consiglio comunale, la maggioranza ha portato in approvazione l’adeguamento delle sanzioni per l’abbandono rifiuti. La sanzione minima è ora di 100 euro (prima era 25) e la massima di 800 euro.

Donatella Scalerandi, dall’opposizione, ha sottolineato: «Il momento è delicato, c’è il cambio dei cassonetti e la nuova modalità non è semplice da adottare. Siamo d’accordo sul fatto che chi trasgredisce vada sanzionato, ma non è questo il momento più adatto per farlo»

«L’aumento delle sanzioni – ha risposto Paschetta -   non nasce dalla volontà di multare la gente, ma chiediamo un po’ di impegno nelle azioni di senso civico. La a sanzione deve essere uno “stimolo” per scoraggiare queste azioni».

Potenziata anche la rete di videosorveglianza e fototrappole degli ecopunti, con l’acquisto e l’installazione di ulteriori sette videocamere, che permettono così una copertura pressoché totale dei cassonetti.

Resta ancora irrisolto però il nodo del conferimento, come sottolineato dal capogruppo di opposizione Giovanni Genovesio: «I nuovi cassonetti hanno la bocchetta piccola, e sono praticamente inutilizzabili per chi ha un’attività commerciale, dove il sacchettino dell’indifferenziata non è realizzabile. Molti commercianti mi hanno chiesto come devono comportarsi: non possono certo tenere l’immondizia in negozio per diversi giorni e di tanto in tanto recarsi all’isola ecologica».

Paschetta ha confermato che è in corso un tavolo di confronto con Acea per comprendere la strada da seguire.

«Qualunque sia la soluzione – ha ribadito Genovesio – va adottata velocemente. Perché i cassonetti sono già stati sostituiti tutti, ma i commercianti oggi non sanno cosa farne dei rifiuti che producono e che non riescono a smaltire».

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