Rifiuti, tariffe quasi raddoppiate

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Amara sorpresa sotto l’albero di Natale per le famiglie di Cardè. Nei giorni scorsi sono state recapitate nelle buche delle lettere delle famiglie cardettesi gli F24 con il saldo della Tari, la tassa rifiuti. In molti casi l’importo è raddoppiato rispetto allo scorso anno. Fin da venerdì mattina, com’era comprensibile, si sono formate lunghe code nella piazza del municipio, con i cittadini in attesa di ricevere spiegazioni su questo improvviso aumento.

«A inizio anno - spiega il sindaco Matteo Morena – avevamo comunicato in consiglio comunale che avremmo avuto l’obbligo di passare dalla Tarsu alla Tari, ovvero ad un sistema di conteggio della tassa rifiuti diverso da quello adottato finora. Cardè era al sesto anno di proroga e, praticamente, l’ultimo Comune ad avere ancora il vecchio sistema».

A incidere sulla bolletta concorrono diverse voci. Ad esempio i costi dello smaltimento devono essere interamente a carico dei cittadini, senza possibili integrazioni da parte delle casse municipali. Vengono inoltre prese in considerazione le metrature anche delle pertinenze, oltre al numero di componenti del nucleo famigliare.

«Alcuni anni fa - continua il sindaco - era stato inviato un questionario alle famiglie in cui si chiedeva di indicare le metrature delle abitazioni e delle pertinenze. Chiunque abbia dei dubbi sul conteggio può rivolgersi allo sportello dedicato, in Comune, ogni venerdì mattina. Non è nostra intenzione far pagare più del dovuto. Purtroppo questo è un passaggio obbligato che andava fatto già qualche anno fa. Spiace sia successo in un momento così delicato. Come già accaduto in passato - continua il sindaco - continuerò a fare pressioni sul consorzio Csea affinché vengano premiati i Comuni virtuosi. Ci sono realtà nel consorzio che non raggiungono le percentuali di differenziata minime, ma le sanzioni non vengono applicate, e questi costi si riversano su tutti».

La rabbia dei cittadini cardettesi è legittima. Storicamente il paese ha una produzione pro capite di rifiuti che è la metà rispetto alla media del consorzio, e con il passaggio al porta a porta, da due anni la differenziata è stabilmente oltre il 65 per cento.

«Negli incontri pubblici con il consorzio - dicono alcuni cittadini - ci era stato detto che fare una raccolta differenziata corretta avrebbe portato sgravi fiscali in bolletta. Il risultato è che oggi le tariffe vengono raddoppiate. Ci sentiamo presi in giro».

In effetti i costi di smaltimento sono in costante aumento. Anche nell’ultimo anno, nonostante il porta a porta, il conto per il comune di Cardè è salito da 93 mila a 101 mila euro.

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