Ristoranti e alberghi in crisi Supermercati aperti 5 giorni
Se già la scorsa settimana avevamo segnalato grossi problemi per gli esercizi commerciali a proposito dell’emergenza sanitaria, a seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri divenuto operativo martedì mattina, si può dire che la “gelata” sia totale.
«Gli hotel - spiega Danilo Rinaudo, vicepresidente provinciale di Federalberghi e prossimo all’assumere la presidenza della Confcommercio saluzzese - sono praticamente tutti vuoti sia a Saluzzo che fuori, come mi hanno confermato colleghi di Dronero, Fossano e Cuneo, tant’è che molti hanno optato per la chiusura. Anche per ristoranti e pizzeria si registra un forte calo, anche se gli effetti più gravi si faranno sentire con l’obbligo di chiusura alle 18. I bar sono quelli che fino alla scorsa settimana non avevano risentito particolarmente dell’emergenza. Ora, ovviamente, anche questi esercizi dovranno fare i conti con la riduzione degli spazi e l’obbligo della distanza che i clienti devono rispettare, oltre naturalmente all’imposizione della chiusura perentoria anche per loro alle 18».
Una situazione che sta mettendo a dura prova tutto il terziario e che se, destinato a durare nel tempo, non potrà non avere ripercussioni su tutti gli altri comparti.
Chi sembra risentire di meno, per il momento, è la grande distribuzione anche se si percepisce un calo nei consumi, eccezion fatta per i generi a lunga conservazione. I supermercati resteranno chiusi nelle giornate festive e prefestive (sabato e domenica).
Martedì si è svolto regolarmente il mercato a Cuneo, pur un visibile calo di banchi. Fossano lo ha limitato ai generi alimentari, mentre per Saluzzo non risulta siano stati adottati provvedimenti particolari.