Ristori a sostegno dei maestri di sci Domande da presentare entro aprile 700 milioni alla filiera neve Per gli istruttori, un bonus che oscillerà tra i 600 e i 2000 euro

Ristori a sostegno dei maestri di sci Domande da presentare entro aprile 700 milioni alla filiera neve Per gli istruttori, un bonus che oscillerà tra i 600 e i 2000 euro
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Da lunedì sono aperte e lo saranno fino al 30 aprile 2021 le domande di richiesta di contributo economico dedicate a maestri di sci iscritti all’albo regionale e per le agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse, danneggiate dalla mancata apertura delle stazioni sciistiche.

Per i maestri di sci che hanno effettuato più di 300 ore nella stagione sciistica 2018-2019 o nella stagione 2019-2020 il risarcimento è di 2.000 euro; per chi ha effettuato da 150 a 300 ore nella stagione sciistica 2018-2019 o nella stagione 2019-2020 è di 1.000 euro; per chi ha effettuato meno di 150 ore nella stagione sciistica 2018-2019 o nella stagione 2019-2020, è di 200 euro. Per i nuovi maestri di sci e di sci nordico iscritti nell’elenco regionale dal 1° settembre 2020, è previsto un rimborso di 600 euro.

Per le agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse sono stati previsti 1.500 euro di sostegno una tantum. 

Le indicazioni per ottenere il bonus sono consultabili a partire da lunedì 29 marzo sul sito istituzionale della Regione Piemonte e su quello di Finpiemonte.

PER GLI IMPIANTI

Per i ristori turismo, sono 700 i milioni di euro del Decreto Sostegni destinati alla filiera neve: in arrivo contributi per gli impianti sciistici in stand by a favore degli operatori del settore. I beneficiari delle risorse messe in campo con questo ultimo provvedimento emergenziale, approvato nel Consiglio dei ministri del 19 marzo, saranno anche i maestri di sci che non hanno potuto esercitare la loro professione a causa delle restrizioni.

Le risorse del Fondo saranno divise tra le Regioni per poi arrivare ai Comuni a vocazione montana appartenenti ai comprensori sciistici sulla base delle presenze registrate nel 2019.

La riapertura degli impianti e delle strutture ricettive era prevista per il 15 febbraio, ma poche ora prima della data di ripresa era arrivato un nuovo stop dal Governo. È in questo contesto che nasce la necessità di prevedere dei ristori specifici per il turismo inverale.

per una quota almeno pari al 70 per cento le risorse saranno destinate ai comuni che rientrano nelle categorie destinatarie sulla base dei biglietti venduti nel 2019 per l’accesso a impianti di risalita a fune esistenti nel territorio; la restante parte sarà destinata ai comuni dello stesso comprensorio sciistico e in particolare a sostegno delle diverse categorie.

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