Salita virtuale ma fatica vera

Salita virtuale ma fatica vera
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Sono stati un centinaio, provenienti da 19 Paesi, i partecipanti alla prima edizione virtuale della Fausto Coppi, organizzata sabato 9 maggio. L’edizione 2020 della granfondo cuneese è stata cancellata per la pandemia ma l’Asd Fausto Coppi on the road, in collaborazione con Endu, il portale italiano di riferimento degli sport endurance, ha messo a disposizione un tratto virtuale del percorso, che gli appassionati hanno potuto correre da casa, sui rulli, grazie all’app Rouvy.

I ciclisti impegnati nella prova, hanno vissuto attraverso lo schermo, e faticando sui pedali esattamente come in strada, la mitica salita tra Dronero e il Santuario di Castelmagno. Un percorso di 31,5 km e 1600 mt di dislivello, parte di uno degli storici tapponi della granfondo internazionale cuneese. Partenza dal Ponte del Diavolo, poi Montemale, Valgrana, fino al santuario, ai piedi del colle Fauniera, con pendenze adatte solo a muscoli pronti e menti allenate alla fatica.

Alberto Dolfin de La Stampa ha provato l’esperienza per raccontarla ai più scettici.

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