Saluzzo incorona i carri di Racconigi e Luserna

Saluzzo incorona i carri di Racconigi e Luserna
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Migliaia di spettatori distribuiti lungo tutto il percorso del centro cittadino hanno assistito domenica alla sfiata dei carri. Vincitori a pari merito del Trofeo Rosatello per il miglior carro, con 95 punti su 100, sono stati le allegorie in cartapesta di Racconigi e Luserna. Queste, assieme ad altri 5 carri in concorso, domenica 23 febbraio, si sfideranno nuovamente a Rivoli nella tappa finale del “Carnevale delle 2 Province” che proclamerà il vincitore assoluto.

Racconigi con “Racconti d’autunno” ha presentato un grande dinosauro alato sovrastato da un orologio. A lui è andato anche il trofeo Vaudagna per la migliore meccanizzazione.

Di grande impatto visivo ed emotivo, sia per la suo mole, alta come i palazzi di corso Italia, che per il tema della guerra, è stato il carro di Luserna “Papaveri Rossi”. Raffigurava i volti dei potenti della terra: Mussolini, Mao, Stalin, fino al Papa, “sovrastati” da un enorme Hitler. Il tutto attorniato da enormi papaveri rossi che facevano riferimento al testo “La guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè. L’allegoria era preceduta da centinaia di figuranti vestiti da soldati in tuta mimetica che hanno inscenato una coreografia suggestiva.

LE MASCHERE

La 92esima edizione del Carnevale di Saluzzo si è aperta la mattina in cattedrale con la messa celebrata dal vescovo Cristiano Bodo alla presenza delle maschere della città: La Castellana (Graziella Toselli), Ciaferlin (Aurelio Seimandi), accompagnati dalle Damigelle Elisabetta Pia Gedda e Luisa Giordano con i Ciaferlinot, Massimo Barroero e Michele Ferrero. Con loro c’erano i gruppi mascherati dei paesi del saluzzese e una gradita sorpresa: da Bergamo il simpatico Gioppino (Giopì), accompagnato dalla sua signora Margì.

Le due maschere lombarde hanno partecipato alla sfilata pomeridiana aperta dalla Banda cittadina seguita dal corteo preceduto dalla Castellana e Ciaferlin. Era presente anche il Conte Verde con la sua dama Bona di Borbone da Rivoli, città gemellata con Saluzzo. Con loro anche i Gianduja di Racconigi e Pinerolo. A presentare la sfilata è stata Ilaria Salzotto (di Telecupole).

TUTTI I CARRI IN GARA

I primi due sono in concorso solo per il trofeo Eviso dedicato alla migliore coreografia. Con “Circondiamoci di gioia” l’Oratorio don Bosco presenta un grande tendone da circo accompagnato da un gruppo di bambini vestiti da pagliacci. Capitanati da don Giovanni Banchio, si sono aggiudicati con 97 punti il premio “Eviso” come migliore coreografia. Dopo di loro ha sfilato l’oratorio di Verzuolo con un’allegoria dedicata ad Aladino e intitolata “Ala din don dan a Verzuolo arriva il Sultan” con i parroci don Marco Gallo nei panni di Aladino e don Luca Margaria vestito da Sultano.

La sfilata dei carri in concorso per il “Carnevale delle 2 province” si è aperta con “La casa degli elfi” di Santena, a seguire, dopo Racconigi, gli “Italiani in vacanza” di Piobesi, “I 7 vizi” di Roletto con due enormi cavalli in cartapesta che trainavano i “7 vizi capitali”. Nichelino ha proposto “La favola dei giocattoli” con un’allegoria che partiva dai giocattoli di una volta. Dopo Luserna con “Papaveri Rossi”, la sfiata si è conclusa con la parodia dei cuochi stellati di Masterchef con il carro di Carmagnola “Masterwest”.

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