Saluzzo perde anche la Conservatoria Il notaio Rocca: «Ennesimo disagio» Zzzzz zzzzzz

Saluzzo perde anche la Conservatoria Il notaio Rocca: «Ennesimo disagio» Zzzzz zzzzzz
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«Si avvisano i contribuenti che, a decorrere da lunedì 17 maggio 2021, la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Saluzzo è trasferita presso la sede dell’Ufficio Provinciale di Cuneo».

Con un cartello affisso all’ingresso dell’Agenzia delle Entrate di piazza Cavour, dove la Conservatoria aveva sede, la direzione provinciale ha comunicato la cessazione delle funzioni in loco.

Giovedì gli ordini professionali di notai, avvocati e geometri erano stati avvisati con una comunicazione scritta.

«È una decisione che fa seguito alla chiusura del Tribunale di Saluzzo e va nella direzione dell’ottimizzazione del servizio, anche perché – spiega Luciano Morlino, addetto stampa della direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate - le consultazioni degli atti avvengono ormai quasi esclusivamente in modalità telematica. Non si tratta dunque di una chiusura - puntualizza Morlino - ma semplicemente del trasferimento di un servizio che era strettamente connesso al Tribunale, il quale, come noto, è stato accorpato a quello di Cuneo».

Di tutt’altro avviso Gianangelo Rocca, notaio in Saluzzo e presidente del Collegio Notarile provinciale, il quale eccepisce sia sul metodo che sul merito della scelta.

«Sapevamo - commenta - che il provvedimento era nell’aria e che prima o poi si sarebbe concretizzato. Tuttavia, le modalità con cui la decisione è stata assunta lasciano perlomeno perplessi. Abbiamo ricevuto comunicazione della soppressione della Conservatoria nella tarda mattina di giovedì 13, quindi con poco più di un giorno lavorativo di preavviso. Una modalità - considera Rocca - che la dice lunga su come lo Stato tratta i suoi cittadini. Siamo di fronte all’ennesimo caso di accentramento che comporterà disagi non solo ai professionisti (notai, avvocati e geometri) ma agli utenti dell’area saluzzese che si vedono privati di un altro servizio. Sarà pur vero - osserva il presidente del Collegio Notarile - che alcune operazioni possono essere svolte telematicamente, ma una consultazione attenta dei Registri, penso ad esempio ai complessi diritti di passaggio nelle borgate delle località montane, può essere fatta solo con l’accesso agli atti. La sola lettura dei titoli non consente un controllo completo ed esaustivo degli atti. Non mi torna - afferma ancora il notaio - il concetto di “ottimizzazione del servizio”, dal momento che i costi non solo non diminuiranno ma ci saranno aggravi e complicazioni dovuti agli spostamenti. Penso, ad esempio, ai professionisti e ai cittadini di Barge e Bagnolo e delle alte valli che dovranno affrontare disagi e distanze non irrilevanti per accedere ai Registri Immobiliari».

Non risulta che analogo provvedimento sia stato adottato per le sedi di Alba e Mondovì.

Ma il timore, non affatto peregrino, è che oltre alla Conservatoria, in un lasso di tempo nemmeno troppo lungo, possa essere messa in discussione la presenza in città della stessa Agenzia delle Entrate.

Tutti quei servizi dunque che, a diverso titolo, erano collegati agli Uffici giudiziari sono a rischio.

Del resto, ciò che sta avvenendo era stato ampiamente preconizzato in ambito locale quando dal ministero di Grazia e Giustizia si decise - anche in quel caso inopinatamente - di sopprimere i Tribunali cosiddetti “minori”.

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