Sampeyre, colletta “pubblica” per salvare la casa di riposo

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Pare che si stia trovando una soluzione per uscire dalla grave situazione finanziaria in cui è venuta a trovarsi la casa di riposo di Sampeyre. Una crisi dovuta soprattutto all’emergenza sanitaria che non ha consentito l’ingresso di nuovi ospiti.

Lunedì l’amministrazione comunale di Sampeyre ha deliberato uno stanziamento di 20 mila euro. «Abbiamo voluto dimostrare tangibilmente la nostra attenzione alla casa di riposo - spiega il sindaco Domenico Amorisco - con questo stanziamento straordinario».

Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare risorse anche dal Bim (Bacino Imbrifero) e dall’Unione Montana valle Varaita. In settimana i rispettivi presidenti, Marco Gallo e Silvano Dovetta, avranno un incontro col presidente della struttura, Renato Baralis.

Baralis, inoltre, rivolgerà un ulteriore appello ai sindaci dell’alta valle (da Frassino a Pontechianale) chiedendo loro di farsi parte diligente rispetto al problema, considerato che nella casa di riposo sono presenti ospiti di questi paesi.

Nel frattempo alcuni dipendenti, considerata la difficile situazione, hanno volontariamente rassegnato le dimissioni.

Bim e Unione non hanno ancora quantificato l’entità del loro contributo, ma si conta di raggiungere i 60/70 mila euro, cui potrebbero aggiungersi altre risorse provenienti dalla Fondazione Enrico Olivero. Cifre che consentono alla casa di riposo di far fronte alle spese (personale e fornitori) per qualche mese, ma che non sono risolutive.

Si è appreso che dalla Regione l’atteso contributo si limiterebbe a circa 7 mila euro, disponibili soltanto fra qualche mese.

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