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Per ridurre al minimo il rischio di paralizzare le classi e la didattica, la Regione punta tutto sui test rapidi. I primi 50 mila sono arrivati nei giorni scorsi: l’obiettivo è ottenerne un milione. Sono meno sensibili rispetto ai tamponi molecolari, ma in grado di garantire l’esito in quindici minuti. Fondamentali per alleggerire la pressione sulla rete dei laboratori e per potenziare l’attività di screening ora che pandemia ha ripreso a galoppare.