Seconda torre del latte a Moretta Invernizzi: sarà pronta in 18 mesi allevatori e atleti protagonisti del bilancio sociale: dieci anni di crescita

Seconda torre del latte a Moretta Invernizzi: sarà pronta in 18 mesi allevatori e atleti protagonisti del bilancio sociale: dieci anni di crescita
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Gli allevatori della filiera Compral-Inalpi si trasformano in giocatori di badminton. Altri usano la vanga come una mazza da hockey, o si improvvisano ballerini di danza classica tra gli sguardi attoniti delle vacche nella stalla. Non è un mondo alla rovescia, ma un progetto ideato e realizzato da Inalpi, in occasione della presentazione del Bilancio Sociale che avverrà il prossimo settembre.

Il colosso del latte morettese sta chiudendo importanti progetti di filiera, ultimo tassello di un processo di crescita iniziato dieci anni fa con la costruzione della torre del latte.

«Se mi volto indietro osservo che di strada ne è stata fatta molta - dichiara Ambrogio Invernizzi, presidente di Latterie Inalpi - ma voglio guardare avanti, al futuro. Il bilancio sociale, che come Inalpi realizziamo da diversi anni, è il nostro punto di riferimento per capire quali obiettivi abbiamo raggiunto, e a quali target possiamo puntare».

Il prossimo obiettivo è la nuova torre di sprayatura del latte, un investimento complessivo di cento milioni di euro che permetterà di raddoppiare la produzione di latte in polvere.

«Stiamo iniziando a gettare le fondamenta - spiega Invernizzi -, entro 18 mesi sarà pronta, e sarà il nostro nuovo fiore all’occhiello. Non sarà un semplice impianto, ma una vera trasformazione del sito produttivo di Moretta, che diventerà un moderno caseificio industriale».

Già oggi Inalpi raccoglie dai soci conferitori circa 5000 quintali di latte al giorno e, grazie alla filiera con Compral e Ferrero è il maggior impianto di sprayatura (latte in polvere) del Paese.

«Puntiamo a crescere, ma vogliamo farlo nel modo giusto, senza lasciare nulla al caso. “Reputation is value”, la reputazione è un valore, e noi questi valori vogliamo mantenerli. Dieci anni fa è nato un progetto basato sulla fiducia, prima di tutto, con gli allevatori. Per questo nel Bilancio Sociale parleremo di loro».

Quello presentato a settembre sarà un documento che fotografa il mondo Inalpi-Compral, non solo con cifre e dati, ma anche con i volti, le persone.

«In questi anni abbiamo deciso di sponsorizzare molti atleti e sport minori, dal badminton all’hockey, dalla pallavolo alla ginnastica, dal calcio giovanile al ciclismo femminile. Credo ci sia un collegamento tra questi atleti e i nostri allevatori: persone abituate a lavorare sodo, lontano dai riflettori, per raggiungere traguardi importanti, ma che non avranno mai la ribalta mediatica, come ad esempio un calciatore di Serie A. Eppure, tra sacrifici e allenamenti, i nostri atleti non mollano, danno il massimo».

Così gli allevatori hanno deciso di metterci la faccia, e mettersi in gioco. «Abbiamo spiegato la filosofia che sta dietro alla linea guida del Bilancio Sociale di quest’anno, e hanno capito. Uno di loro mi ha detto “Solo perché credo in questa filiera, mi metto in gioco e faccio la ballerina davanti alle mie mucche”. È uno dei complimenti più belli che abbia mai ricevuto».

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