Seggiovia chiusa, scoppia la polemica tra Re e Sipre

Seggiovia chiusa, scoppia la polemica tra Re e Sipre
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Non c’è mai pace a Crissolo. In questi giorni si è riaccesa la querelle tra la Sipre della famiglia Genre (che gestisce gli impianti di Monviso Ski) e il Comune di Crissolo che - pur cambiando negli anni amministrazioni e sindaci - continua a essere il bersaglio preferito. Una “guerricciola” latente ormai biblica, tornata a divampare alla vigilia della stagione estiva.

Ad aprire le ostilità, questa volta, è stato un post pubblicato sulla pagina social della Monviso Ski il 3 luglio scorso, non a caso il giorno prima della prevista apertura estiva della Seggiovia Monviso: «Cari amici - recita testualmente il post - vi informiamo che l’apertura estiva della seggiovia, prevista da calendario per i fine settimana di luglio, slitterà a data da destinarsi a causa di un serio problema alla fune che il Comune di Crissolo risolverà si spera in tempi brevi. Non dipende da noi purtroppo, speriamo di darvi buone notizie al più presto».

Il sindaco Fabrizio Re è andato su tutte le furie. E spiega perché: «Non so veramente più che pensare. Ma come? La Sipre telefona in Comune per segnalare che manca una mascherina dalla dotazione spettante, per informarsi sui fondi del Bim e per un’acquisizione di atti in municipio alla presenza di tre suoi legali (atti legati alla centralina di Pian Regina, ndr). E non ci segnala un problema che è di fondamentale importanza per l’economia turistica del paese come la seggiovia? Ma a che gioco stiamo giocando? Forse qualcuno pensa che così facendo si prenda in giro il sindaco, ma in realtà a essere preso in giro è un intero paese, con tutte le sue attività che di turismo vivono. E il paese, fortunatamente, questo lo ha capito».

Il sindaco è un torrente in piena: «Sono stufo di questo reiterarsi di capricci». E racconta: «Sapete qual è la realtà? Da un’analisi svolta il 6 e 7 giugno è risultato che la fune della seggiovia necessita di essere impalmata. Anziché con una telefonata informale che avrebbe accelerato i tempi, siamo stati informati del problema da una mail inviataci con Posta Certificata (indispensabile per essere acquisita a protocollo, ndr) dall’ingegner Degiovanni, alle 17,33, e quindi a uffici comunali chiusi, martedì 30 giugno, a tre giorni e qualche ora dalla prevista apertura della seggiovia. Normale? Non credo proprio. E poi ci si piange addosso parlando di un’incomunicabilità che di certo non è mai stata propria di questa amministrazione. Semmai ci si faccia un esame di coscienza prima di lanciare accuse ancora una volta non suffragate dai fatti».

Giovedì 16 luglio, una società specializzata in questo tipo di interventi manutentivi (faticosamente reperita dal Comune, spesa prevista 9 mila euro) sarà a Crissolo per provvedere ai lavori. E la seggiovia potrà aprire sabato 18. «Ma a quel punto non accetteremo scuse o inadempienze: seggiovia aperta» avverte Fabrizio Re. Un sindaco che da queste parti non hanno mai visto così deciso e risoluto.

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