Sicurezza a bordo

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Mascherine, gel e distanziamento in classe, sotto la vigilanza dei professori, ma assembramenti alle fermate dei bus.

Comportamenti che preoccupano chi, da mesi, sta lottando per fermare il contagio del coronavirus.

Giovanni Damiano, presidente dell’Officina delle Idee, l’associazione che nel periodo del lockdown ha raccolto, assieme ad altre realtà saviglianesi, centinaia di migliaia di euro a sostegno del reparto Covid dell’ospedale di Saluzzo, ha scritto ai responsabili sanitari e alle autorità territoriali, sottolineando il problema: «Da giorni a questa associazione arrivano lettere e segnalazioni da parte di cittadini che evidenziano il mancato utilizzo (o l'utilizzo non corretto) delle mascherine protettive sui bus scolastici e di linea, in particolare da parte di studenti e fruitori abituali, e casi di assembramento alle fermate. Il rischio di quello che viene definito “cluster” di Covid-19 è potenzialmente altissimo, per gli ampi focolai che potrebbe causare sui territori e nelle scuole».

Dall’inizio dell’anno scolastico, Granda Bus, il consorzio che gestisce il trasporto pubblico locale in provincia, ha potenziato quindici linee.

«Di settimana in settimana - spiegano da Granda Bus - sono cambiati i numeri. Sono andati progressivamente in aumento gli studenti, e abbiamo inserito più autobus sulle linee Saluzzo-Cuneo, Cuneo-Dronero, Cuneo-Mondovì, Chiusa Pesio-Cuneo, Castagnole-Alba, Savigliano-Cuneo, Revello-Saluzzo, Cavour-Saluzzo e Villanova-Mondovì. In questo periodo non sono mancati i controlli, da parte di carabinieri, polizia locale, finanza. Una decina le sanzioni per il mancato rispetto delle regole sulla sicurezza, soprattutto per quel che riguarda la mascherina, che va sempre indossata».

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