Sigilli alla “discarica” di San Martino
Nastri bianchi e rossi e sigilli restano nella cascina nelle campagne di San Martino di Barge dove la Guardia di finanza ha posto sotto sequestro un intero capannone agricolo e oltre 500 tonnellate di rifiuti e materiale ferroso. Si tratta perlopiù di trattori e vecchi mezzi agricoli destinati alla rottamazione oppure alla vendita nei paesi africani o dell’Est Europa.
Un deposito, e un’officina, abusivi, che hanno fatto scattare il sequestro da parte delle Fiamme Gialle.
Due le persone denunciate, che dovranno ora rispondere di inquinamento ambientale. Gli uomini della Finanza hanno sorpreso, la scorsa settimana, i due a caricare mezzi agricoli su un autoarticolato con targa straniera. Così hanno acquisito la documentazione contabile e di trasporto e sono risaliti al proprietario del terreno su cui si stava svolgendo l’operazione. Terreno e immobile che, secondo i finanzieri, erano usati come deposito per mezzi agricoli dismessi o da rottamare e per la loro riparazione. C’erano anche olii esausti non debitamente custoditi e altro materiale utilizzato nelle officine meccaniche, oltre che pneumatici, elettrodomestici, materiale ferroso e altri rifiuti di vario genere (speciali e non), abbandonati in modo incontrollato a terra e nell’immobile. E ritenuti dalle Fiamme Gialle una “consistente fonte di inquinamento ambientale, vista anche la presenza di canali di scolo delle acque vicino agli attigui campi agricoli”.
Toccherà ora alla Finanza chiarire con esattezza le responsabilità del proprietario e degli affittuari che utilizzavano in modo improprio la struttura e il terreno di pertinenza, di oltre tremila metri quadrati
Alla fine delle indagini l’area verrà bonificata e per i due denunciati scatterà la tassazione dei proventi scaturiti dall’attività d’impresa esercitata in maniera abusiva.