Solenne e toccante cerimonia nel museo storico-etnografico. Il grazie del sindaco Paesana: contagi, scuolabus, farmaci Minoranza polemica, Vaudano risponde
In apparenza mitigato dalla consueta formula di prammatica («non vogliamo fare polemiche inutili») l'attacco sferrato dalla minoranza consigliare alla giunta è stato pesante. «Abbiamo l'impressione che il sindaco e la giunta comunale stiano affrontando questo periodo tremendo dimenticandosi quanto sia importante la loro voce e la loro presenza. Non vediamo comunicati, il sito del Comune, solo dopo varie sollecitazioni, è stato finalmente attivato per collegarsi agli aggiornamenti regionali sui contagi» ha scritto l’opposizione.
La minoranza ha poi messo nel mirino il servizio di consegna di alimenti e medicinali per i soggetti fragili attivo a marzo, la necessità di acquistare un altro scuolabus per distanziare gli studenti e di creare delle zone di parcheggio riservate a chi fa la coda per la farmacia o per l'ambulatorio Asl. Sotto tiro anche le indicazioni sulle procedure da fornire a quanti accusano sintomi per permettere loro di procedere in modo corretto, l’esigenza di incrementare sia l’organico del Comune per le maggiori necessità del periodo che i servizi di vigilanza comunale necessari a dare supporto alla popolazione, per finire con la costituzione dell’immancabile “task force sulla comunicazione”.
Il primo cittadino Emanuele Vaudano, riconosciuto come una “colomba” poco incline alle polemiche, ha ritenuto che la misura fosse colma e ha risposto per le rime.
«A volte ci sono cose o comportamenti che faccio fatica a capire - esordisce nella sua replica Vaudano -. È sufficiente comunicare i dati sul numero di quanti paesanesi hanno contratto il virus, con elevate probabilità di citare cifre differenti da quelle della Regione e creare quindi ulteriore confusione, per essere considerati vicini alla gente? La curiosità di sapere un numero scarno e crudo è la priorità dei miei concittadini? Non credo».
Prosegue il sindaco con toni dialoganti: «Vorrei tranquillizzare la minoranza: vivo la mia quotidianità nel paese che amo, in continuo contatto con tutti gli enti direttamente coinvolti nella gestione dell’emergenza: su tutti Croce Rossa, Carabinieri, Protezione civile e Casa di riposo. E, quando serve, Asl e Regione».
Poi l'affondo: «Abbiamo gli uffici comunali chiusi al pubblico e ci parlano di assunzioni, quando non addirittura di una “task force sulla comunicazione”? La Croce Rossa ha tuttora attivo il servizio di consegna a domicilio di generi di prima necessità, con le stesse modalità del lockdown di marzo. E i (pochi) soldi a disposizione preferiamo spenderli in modo oculato. Anziché esaurirli tutti in un unico acquisto, come quello di uno scuolabus, abbiamo optato per guardare con un occhio alle necessità della Casa di riposo con l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e con l’altro ai problemi che potremmo essere chiamati a risolvere a fine anno con le minori entrate in taluni capitoli».
Conclude il sindaco: «Le regole per evitare il diffondersi del contagio ci sono: rispettiamole tutti, noi amministratori per primi».