Solo un contagio su tutti i tamponi effettuati Paesana, alla Casa di riposo adesso si può tirare il fiato hrgerhg khkjh

Solo un contagio su tutti i tamponi effettuati Paesana, alla Casa di riposo adesso si può tirare il fiato hrgerhg khkjh
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Facendo i debiti scongiuri, la prima cosa da scrivere a proposito della Casa di riposo di Paesana in materia di contagio da coronavirus, sarebbe quella di un’incredibile isola felice, a malapena sfiorata dal terribile nemico di questi giorni.

Neppure uno dei “tamponi” effettuati al personale in forza alla struttura e a una forte rappresentanza dei suoi anziani ospiti è risultato positivo al Covid-19. Se a questi ultimi 68 tamponi (su 71 richiesti) si aggiungono poi i 12 cui era stata sottoposta un’altra parte del personale, il bilancio della residenza per anziani del paese conta un solo caso di positività, quello di una operatrice socio-sanitaria non residente in paese, le cui condizioni di salute sembrano non destare alcuna preoccupazione.

Un miracolo? Non proprio, visto che alla base c’è l’assunzione di decisioni non facili sul momento. Gran parte dello straordinario risultato - oltre all’indispensabile dose di quella buona sorte che serve sempre, ancor più in casi del genere - va ascritto al fatto che sin dai primi segnali di quanto stava accadendogli intorno, la struttura guidata dal presidente Giovanni Borsa ha optato per la situazione forse più drastica, ma vincente: blindare gli accessi e vietare le visite agli ospiti. Una mossa provvidenziale.

Era il 5 marzo scorso e davvero pochi di noi, a quei giorni, avevano avuto sentore di quanto devastante sarebbe poi stato quanto accaduto nelle settimane successive. Oggi si può scrivere senza timore di smentite, che quella decisione ha forse salvato la vita a più di un anziano ospite.

Anziani ospiti che, a richiesta, sono stati accompagnati o spinti sulla carrozzina a rotelle dal personale (encomiabile per spirito di sacrificio e disponibilità) sino a pochi metri dal cancello d’ingresso, al di là del quale ad attenderli c’erano parenti ed affetti più cari. Un modo per evitare loro il trauma dovuto alla sensazione di essere stati abbandonati dalle persone più care.

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