Stagionali: «Memoria corta»

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Mentre a Manta l’adesione alle linee guida per l’ospitalità degli stagionali della frutta ha creato una spaccatura all’interno della maggioranza (con l’ex sindaco Mario Guasti critico sulla reale attuabilità del progetto), a Verzuolo entrambe le componenti del consiglio comunale hanno votato a favore dell’iniziativa. Con qualche distinguo.

Dopo la dura reprimenda del frutticoltore Piero Abello, critico nei confronti delle amministrazioni passate di Verzuolo, questa la risposta del diretto interessato, l’allora sindaco Gianfranco Marengo: «Abello quando lancia delle accuse dovrebbe anche essere più preciso per dare la possibilità di replica sul merito. Purtroppo è uno stile diffuso. L’amministrazione di Verzuolo già nel 2011 attivò l’accoglienza degli stagionali per alleviare la situazione di Saluzzo: vennero coinvolte molte associazioni e si è sviluppata una sensibilità all’accoglienza di cui l’amministrazione Panero ha raccolto l’eredità, non inventando nulla di nuovo. Nell’inverno 2013/14 per venti giovani rimasti sul territorio venne organizzato con l’Afp un corso di formazione sulla saldatura che consentì a diversi di loro di trovare lavoro stabile in aziende del settore metalmeccanico. Più volte i giovani ospitati svolsero lavori a favore della cittadinanza come segno di ringraziamento, cosa per altro non più ripetutasi negli ultimi cinque anni. Se Abello non ha visto queste cose vuol dire che è orbo o in malefede».

La capogruppo Francesca Galliano, motivando il voto positivo della minoranza, si è così espressa: «Il fabbisogno della manodopera stagionale da parte delle aziende agricole locali è un dato di fatto. Chi è in difficoltà perché non ha dove vivere mentre lavora, è estremamente fragile e ricattabile. Diciamo sì, ma nessuno si intesti meriti di un percorso che a Verzuolo è cominciato 10 anni fa».

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