Stop ai seggi elettorali nelle scuole

Stop ai seggi elettorali nelle scuole
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Il ministero dell’Interno esorta i sindaci ad individuare luoghi diversi dalle scuole per i seggi elettorali.

È in arrivo una circolare in questo senso indirizzata a tutti i Comuni italiani.

Lo scopo è quello di «evitare - nella misura più elevata possibile - interruzioni della didattica; esigenza maggiormente avvertita allo stato attuale, viste le problematiche che si sono avute nelle scuole a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 in corso».

Il gruppo di lavoro del Viminale ha indicato, in via esemplificativa, alcuni tipi di edifici che potrebbero ospitare sezioni elettorali, rispetto ai quali i Comuni interessati dovranno verificare l'idoneità e il rispetto dei requisiti indicati: uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; ma anche palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche, se il loro uso come seggio non impedisca l'attività didattica.

Altri fabbricati indicati possono essere centri e impianti polifunzionali; circoli ricreativi e sportivi; locali di dopolavoro; spazi espositivi e fieristici; ludoteche; ambulatori e altre strutture non ad uso sanitario; spazi non più adibiti a mercati coperti.

Non sono invece indicati, per motivi di opportunità, edifici come sedi di partiti politici od organizzazioni sindacali, edifici di culto o caserme.

Saluzzo, in occasione dell’ultimo referendum sul taglio dei parlamentari, lo scorso mese di ottobre, aveva già fatto questa scelta predisponendo i seggi nei locali dell’ex tribunale in corso Roma, che da quest’anno però sono occupati dalle scuole elementari Pivano.

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