Strada dei cannoni dimenticata Tagliata fuori dai finanziamenti il caso Protesta per l’esclusione dal piano di interventi di Provincia e Regione

Strada dei cannoni dimenticata Tagliata fuori dai finanziamenti il caso Protesta per l’esclusione dal piano di interventi di Provincia e Regione
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Il presidente della Provincia, Federico Borgna ha individuato gli interventi per l’utilizzo delle somme dei canoni idrici attribuite dalla legge regionale 19/2020. Un importo complessivo rilevante, di poco inferiore ai 4 milioni di euro, e significativo di attenzione al territorio montano. La scelta con cui la selezione è avvenuta sta però suscitando rimostranze perché la suddivisione, secondo alcuni, è avvenuta senza criteri oggettivi, dimenticando importanti “strade bianche” (le strade sterrate di alta montagna), quali quella “dei cannoni” e quelle dell’altopiano della Gardetta.

Questi gli interventi oggetti dell’intesa Provincia-Regione: sentiero Roburent-Pamparato-Montaldo 70.000 euro; sentiero del Duca 30.000 euro; sulla Via del Raschera 130.000 euro, strada di Sanfront Pasturel Colle del Prete Becetto Sampeyre 50.000 euro, Parco del Monviso 50 mila euro; Parco Alpi Marittime 90.000 euro; strada del Fauniera 700.000 euro.

Questi ultimi due avranno valenza biennale, quindi gli importi vanno raddoppiati.

L’esclusione della “strada dei cannoni” che, partendo da Busca raggiunge attraverso la dorsale tra le valli Varaita e Maira il colle della Bicocca, ha suscitato le rimostranze del Comune di Busca, capofila di un importante progetto che vede coinvolti nel suo recupero, dopo la dismissione da parte del Demanio, una decina di Comuni.

«Siamo amareggiati - dice il sindaco Marco Gallo - perché un grande progetto strategico come la valorizzazione della strada dei cannoni, inserito nel piano strategico provinciale, è stato dimenticato dall’intesa tra la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte sulle strade bianche previsto dalla legge regionale 19 del 2020.. Avevamo avuto assicurazioni - spiega ancora Gallo - della bontà del progetto in un incontro a gennaio con il presidente della Provincia Borgna e il Demanio militare, con cui si è raggiunto un accordo. Come Comune capofila, Busca aveva presentato da mesi alla Provincia una progettazione di fattibilità, con la possibilità di finanziamento a lotti».

Il timore è che adesso questo rilevante progetto intervallivo possa rimanere al palo proprio perché “dimenticato” da Provincia e Regione. Ma i Comuni interessati non molleranno la presa.

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