Strutture Anni Azzurri: tamponi raddoppiati e un servizio di counseling per gli operatori

Strutture Anni Azzurri: tamponi raddoppiati e un servizio di counseling per gli operatori
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Anni Azzurri: tamponi raddoppiati e counseling per operatori

Anche nelle strutture piemontesi di Anni Azzurri, il gruppo sanitario specializzato nell’assistenza agli anziani (cinquemila posti letto in otto regioni), sono stati raddoppiati i tamponi sul personale – sottoposto settimanalmente al test rapido per la rilevazione Covid19 - ed è in arrivo un piano di formazione e counseling per gli operatori, per aiutarli ad affrontare l’emergenza e lo stress legato all’epidemia.

Enrico Brizioli, amministratore delegato del gruppo KOS Care, spiega: «Tutte le nostre strutture hanno messo in campo ogni sforzo possibile, potenziando i dispositivi di protezione individuale, intensificando i controlli di screening per la sorveglianza, la salute e il benessere degli ospiti e degli operatori. Nel breve periodo, inoltre, l’obiettivo di Anni Azzurri è quello di potenziare i servizi al domicilio per far fronte alla necessità di tutte le persone fragili che hanno bisogno di essere seguite anche a casa».

Attraverso le procedure adottate e al lavoro di personale appositamente formato, ogni struttura mantiene aggiornata quotidianamente la situazione degli ospiti. La presenza anche di un solo segnale o sintomo da parte degli ospiti, anche se lieve e manifestato una sola volta, determina l’isolamento temporaneo in attesa della definizione diagnostica che grazie agli strumenti in uso può essere anche immediata e una tempestiva comunicazione alle famiglie e agli organi competenti.

Il ‘piano di emergenza’ stilato da Anni Azzurri è continuamente aggiornato, in linea con il mutare del contesto normativo. Le strutture Anni Azzurri prevedono incontri settimanali che coinvolgono i direttori regionali, la direzione medica, i direttori di struttura, la direzione sanitaria di struttura e i coordinatori infermieristici.

Tra i primi provvedimenti adottati c’è stata la sospensione, da metà ottobre scorso, delle visite dei familiari, ma sono state incrementate le videochiamate con loro e i colloqui telefonici svolti con uso di tablet di cui si sono dotate tutte le strutture. Medici e infermieri mantengono inoltre la comunicazione con le famiglie via mail e sms.

Anni Azzurri sta inoltre valutando - in base alle specifiche caratteristiche organizzative, strutturali e di personale di ogni residenza - una procedura specifica per gli accessi dei visitatori attraverso l’esecuzione del test rapido per la diagnosi di SARS-CoV-2. Test rapido che viene utilizzato anche per tutti i fornitori che avvicinano la struttura.

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