«Sull’antenna troppi dubbi»

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La minoranza consiliare continua ad attaccare la giunta a proposito della collocazione dell’antenna del ripetitore Wind Tre nell’area industriale ex Lavalle. Ai tre consiglieri della “Lista Civica Venasca”, Enrico Cornaglia, Maurizio Madala e Luciano Conterno, le motivazioni fornite dal sindaco Dovetta sulla scelta dell’area non convincono.

«Non comprendiamo - scrivono in un comunicato - l’atteggiamento di alcuni assessori, che risiedono in prossimità del sito individuato a suo tempo, i quali nel consiglio comunale del 2012 hanno votato a favore per l’individuazione di un’altra localizzazione “meno a ridosso del centro abitato e come tale più idoneo dal punto di vista ambientale e paesaggistico ed in grado di fornire maggiori garanzie di contenimento di eventuali rischi entro limiti accettabili”, e oggi hanno votato a favore in giunta (non più in consiglio comunale….) per il nuovo sito». Proseguono i tre dell’opposizione: «Cosa intendono i nostri assessori per centro abitato? Una specifica abitazione? Se misuriamo la distanza dei due siti di installazione dalla centrale piazza Martiri ci accorgiamo che l’antenna appena installata è più vicina di ben 100 metri rispetto al terreno individuato nel 2012».

La minoranza punta poi il dito sui ritardi nel divario digitale. «Venasca già 15 anni fa, con l’allora sindaco Ballatore, era stato uno dei primi Comuni in provincia a essere coperto dalla banda larga adottando, per l’epoca, un innovativo sistema di trasmissione dati. Era la partenza per un intenso sviluppo infrastrutturale poi drasticamente interrotto (forse per mancanza di visione) dall’amministrazione attuale».

«Ci lascia di stucco il fatto - aggiungono - che l’azienda avrebbe accettato una nuova collocazione dell’impianto, a patto però che fosse su proprietà comunale. Sarebbe interessante avere qualche chiarimento maggiore».

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