«Sulle scuole decisioni affrettate»
Prima del nuovo slittamento disposto dalla Regione per l’apertura delle scuole (stabilita ora al 9 marzo) il sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco ci aveva inviato questa lettera. Una motivata contestazione, la sua, sulle tempistiche adottate per la cosiddetta “sanificazione” degli istituti scolastici, ridotte alle sole giornate di lunedì e martedì.
Ora la situazione è cambiata, c’è l’intera settimana per rendere “sicure” le scuole. Pubblichiamo comunque la lettera, come voce critica a una gestione dell’emergenza che è apparsa in molti casi caotica. In fondo, ha avuto ragione il dottor Amorisco.
A mio giudizio si tratta di una decisione affrettata quella di far riprendere la frequenza degli alunni il 4 marzo, perché due soli giorni, lunedì e martedì, non sono sufficienti per assicurare una capillare operazione di pulizia e igienizzazione dei fabbricati e aule scolastiche, sia se eseguite dal personale Ata sia da ditte esterne specifiche.
Occorre, invece, dare una intera settimana per queste operazioni che si rendono necessarie per scongiurare il pericolo del Coronavirus nelle scuole e riammettere alla frequenza gli alunni solo da lunedì 9 marzo.
Si dice di voler dare una boccata di “ossigeno” alla economia del Piemonte con l’annullamento di tutti i divieti imposti dalla Ordinanza contingibile ed urgente n. 1 del ministro della Salute d’intesa con il presidente della Regione Piemonte, (come se il Coronavirus fosse stato declassato da uragano a tempesta), ma ritengo che questo non può e non deve essere fatto sulla pelle delle giovani generazioni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado che sono il futuro del nostro Paese.
Ribadisco il mio pensiero: era meglio una intera settimana per la pulizia ed igienizzazione delle scuole a tutela del “presente” di tutti gli alunni per un loro “futuro” più sicuro nell’interesse del nostro Paese!