Tamponi, scoppia il caso a Verzuolo
Sono risultati tutti negativi al tampone naso-faringeo gli stagionali ospiti della struttura di accoglienza di Verzuolo. Una buona notizia, che arriva pochi giorni dopo l’esplosione del caso, un’escalation di polemiche e l’intervento della prefettura.
IL RIFIUTO DEI TEST
I braccianti verzuolesi erano venuti a contatto con altri due lavoratori risultati positivi al Covid-19. Dopo essersi sottoposti, come disposto dall’autorità sanitaria, al tampone, alcuni lavoratori si sono rifiutati di effettuare il secondo test, quello di controllo.
Il sindaco Giancarlo Panero e l’assessore all’Agricoltura Mattia Quaglia hanno preso ferma posizione in merito. Spiega il primo cittadino: «Il Servizio Igiene dell’Asl Cn1 ha chiesto ai sindaci, quale autorità in materia sanitaria di territorio, di informare i medici di base dei braccianti africani e le aziende presso cui sono impiegati».
MEDICI IRRINTRACCIABILI
Rintracciare i medici si è rivelata un’operazione complicata: molti di loro sono appoggiati a dottori delle regioni del Sud Italia, dove trascorrono gran parte dell’anno. Con il supporto della cooperativa Armonia, che gestisce la struttura di accoglienza, il Comune è invece riuscito ad informare le aziende presso cui lavorano gli stagionali.
AZIENDE E PREFETTURA
Sollecitati dal datore di lavoro, dopo un incontro con il vice-prefetto Maria Antonietta Bambagiotti, si è riusciti a convincere gli africani a effettuare il test, facendo comprendere che è una forma di tutela anche per loro.
Dice l’assessore Quaglia: «C’è stata grande collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti: Comuni, forze dell’ordine e prefettura».
PUNTI IRRISOLTI
«L’emergenza legata agli stagionali - osserva il sindaco - mette in evidenza tre punti ancora critici: la questione del collocamento di queste persone, quella dell’alloggiamento e la sicurezza sanitaria. Solo affrontando e trovando risposte a tutte e tre le tematiche riusciremo a dare dignità alla questione del lavoro stagionale».
CITTADINI DELL’EST IN ISOLAMENTO
La scorsa settimana a Verzuolo i casi di Covid erano solo due. Ben più alto numero di cittadini in isolamento volontario: 69, l’1 per cento della cittadinanza. Dichiara il primo cittadino: «Si tratta di persone, nella quasi totalità stranieri dell’Est Europa, rientrati dopo un periodo di vacanza nella loro nazione d’origine».