Trasporto pubblico locale Servono nuovi interventi
«La Regione deve battere un colpo e tornare a parlare di trasporto pubblico. Saluzzo è ancora in attesa di vedere tornare il proprio treno in stazione, e sul fronte della mobilità sostenibile e patto per la mobilità della Granda non ci sono passi in avanti». Così il sindaco Mauro Calderoni, che ha ricoperto il ruolo di rappresentante del territorio nei tavoli con l’Agenzia per la Mobilità Piemontese, torna alla carica.
«Le ricadute economiche della pandemia potrebbero ripercuotersi sulla tenuta dei servizi anche nella Granda, per cui è sempre più urgente un ragionamento di sistema. È un problema enorme - dice riferendosi alle aree montane - quello dell'erogazione di servizi in aree dove le nascite sono pressoché assenti, la popolazione anziana è bisognosa di assistenza e cure e l'economia è ferma. Chilometri di reti che servono utenze minime con costi necessari, ma sempre meno sostenibili. Come se non bastasse vengono costantemente compressi i collegamenti: la Cuneo-Mondovi in via di dismissione, la Savigliano-Saluzzo temporaneamente sospesa, la Cuneo-Nizza sottoutilizzata è perennemente a rischio chiusura».
Lo stop generalizzato da giugno a settembre di molti servizi di trasporto pubblico locale rappresenta per Calderoni «il sintomo di una impostazione centralizzata, metropolitana, torinocentrica, avallata da una Regione che non sa mantenere il rapporto con tutti i suoi territori».
Il primo cittadino di Saluzzo ricorda che nella consigliatura regionale precedente la Granda ha fatto un lungo lavoro di rilevazione dei servizi esistenti, di analisi dei fabbisogni e di redistribuzione delle risorse in modo efficiente e non campanilistico.
«Ne era nato il “Patto per la Mobilità della Granda” - dice Calderoni - che ha razionalizzato i servizi urbani rendendoli più efficienti e connettendoli al servizio extraurbano. Ora si dovrebbe potenziare la dorsale ferroviaria Cuneo-Torino con estensione verso Langhe e Roero e Valli del Monviso e sperimentare modalità a chiamata nelle aree a domanda debole. Ma è tutto fermo».