«Troppe categorie dimenticate» intervista Il senatore di Forza Italia: ecco le mie proposte di buon senso

«Troppe categorie dimenticate» intervista Il senatore di Forza Italia: ecco le mie proposte di buon senso
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Il senatore di Forza Italia Marco Perosino, amministratore di lungo corso (è sindaco di Priocca, ha trascorsi in Provincia), in occasione dei Decreti Ristori è stato protagonista presentando emendamenti su materie di stringente attualità.

In questo clima di “opposizione responsabile”, che ha portato il centrodestra a votare per lo scostamento di bilancio, quali proposte ha avanzato?

«Ci sono situazioni che i vari Decreti hanno eluso, penalizzando intere categorie. Ho cercato di rimediare con interventi di buon senso».

Ci illustra i principali?

«Ho proposto di inserire un codice Ateco con ristoro del 400% per artisti e orchestre da ballo (come le discoteche) in quanto queste categorie non erano state comprese con alcun contributo nel Decreto Rilancio. Il settore conta 50 mila addetti circa in Italia, la categoria è ferma da fine febbraio e sarà l'ultima ad aprire. Ho poi chiesto di inserire nell’elenco codici Ateco tante categorie dimenticate: fioristi, negozi fissi di scarpe, grossisti fornitori dei negozi chiusi. Su questo pare esserci disponibilità del governo».

Un suo emendamento riguarda anche il Superbonus 110%. Di che si tratta?«Propongo di prorogarlo al 31 dicembre 2024. E' una specifica richiesta del settore edilizio, per progettare ed eseguire opere complesse con procedimenti complessi». A proposito di complessità: non è ora, senatore, di mettere mano a tutta questa burocrazia che affligge cittadini e imprese?

«Altroché. Oralmente ho chiesto che l'Agenzia delle entrate non emani più circolari interpretative ogni giorno, spesso in contraddizione e sicuramente in complicazione. Occorrono norme semplici e chiare, onnicomprensive delle situazioni. E questo vale anche e soprattutto per i nostri Comuni, per esempio sul problema della manutenzione del territorio, per il quale ho presentato un emendamento ad hoc sui disalvei di torrenti e fiumi».

Qual è la sua iniziativa in merito?

«Su richiesta di tanti amministratori comunali, a titolo sperimentale per poi allargare il provvedimento a tutta Italia, propongo che nelle zone alluvionate di Piemonte e Liguria del 2-3 ottobre si possano effettuare disalvei (asporto di ghiaia, sabbia, legno, pietre, varie) dai letti dei fiumi. Ciò con semplice ordinanza dei sindaci e senza autorizzazioni superiori, con contributi regionali o fondi propri».

Sarebbe storico se la sua proposta fosse accolta. Ha qualche speranza?

«Sono anni che non si effettuano interventi di pulizia, e tutti riconoscono che è anche per questo se le alluvioni arrecano danni ingenti. Le scuse accampate sono risibili, tipo i danni ambientali e la protezione di flora e fauna. In realtà con la pulizia dei corsi d’acqua si difendono i paesi e le persone e, con metodo, anche le piante e gli animali. Il mio emendamento è super partes, di buona amministrazione. Spero faccia breccia».

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