Tutti in seggiovia

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È tutto pronto per la riapertura della seggiovia di Pontechianale. Riccardo Tidili e la sua squadra avevano previsto di accendere i macchinari per portare i turisti a quota 2400 già per il ponte lungo del 2 giugno, ma Arpet e Ustif, categorie a cui fanno riferimento i gestori degli impianti di risalita, hanno richiesto di pazientare ancora una settimana, in attesa di specifiche dal ministero.

Se tutto va come sperato, quindi, da questo weekend si potrà salire in seggiovia dalle 8,30 alle 17, potendo raggiungere il rifugio Helios da cui partono grandiosi trekking. Si può camminare fino al Vallanta, in un percorso fronte Monviso particolarmente suggestivo.

Mario Martina, che gestisce l’Helios, per adempiere a tutte le disposizioni di prevenzione alla diffusione del Covid-19, ha ampliato lo spazio del proprio dehors e rivisto la sistemazione interna dei posti. A valle il principale albergo del paese, lo Chalet (e l’annesso ristorante) dopo il rodaggio della passata stagione si propone come una delle novità dell’estate 2020, con camere e cucina proprio ai piedi della seggiovia. Il locale è gestito dalla famiglia Giraudo (già titolari del Monte Nebin di Sampeyre).

Dice il titolare della VA e concessionario della seggiovia Riccardo Tidili: «Si sta completando una valida riqualificazione dell’area, con un’offerta turistica varia. Manca solo il bar, ex Amistad, in cerca di un titolare. Saremo in 5 a gestire il servizio di risalita. Avremmo voluto partire prima come fatto da alcune seggiovie lombarde, ma il nostro impianto è di una categoria che è stata esclusa dall’iniziale via libera. Con la gestione degli impianti in questo primo inverno abbiamo avuto una buona risposta. Ma è sempre in estate che si consolida il fatturato e si possono mettere a punto nuovi investimenti».

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