Ultimato lo sgombero neve all’Agnello Il via libera da lunedì, a frontiere aperte Xxxxxx Xxxxxx
Ruspe e spartineve hanno completato lo sgombero neve per cui la strada del colle dell’Agnello è agibile a tutti gli effetti già nel weekend. E’ il miglior biglietto da visita, un autentico “bienvenus” agli amici francesi (e non solo) per la riapertura delle frontiere.
«Il via libera al valico, sempre che nel frattempo non subentrino complicazioni, ci sarà però soltanto lunedì 15 giugno, giorno in cui dovrebbe decadere il divieto di transito imposto dal dipartimento delle Hautes Alpes» spiega Flavio Manavella, vicepresidente della Provincia.
Sul fronte del Queyras, dove non esiste il problema delle slavine che regolarmente ogni anno ostruiscono il versante italiano, la strada è già libera. Lunedì 8 giugno la ditta di Tidili Riccardo, che ha l’appalto dalla Provincia, ha comunicato alla Provincia di aver raggiunto la sommità del colle.
Sono dunque state soddisfatte le richieste del presidente dell’Unione montana valle Varaita, Silvano Dovetta, il quale, proprio una settimana fa, aveva sollecitato in merito il presidente della Provincia, Federico Borgna.
«Il valico internazionale estivo del colle dell’Agnello, che collega la valle Varaita e la pianura saluzzese con la confinante regione francese del Queyras, fin dalla sua apertura, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario - aveva scritto Dovetta -, è stato ed è strategico per l’economia turistica di tutto il territorio».
Il presidente dell’Unione si era sentito in dovere di sollecitarne l’apertura anche in conseguenza del «durissimo contraccolpo ricevuto dal turismo a causa dell’emergenza sanitaria e della conseguente limitazione della circolazione delle persone e chiusura delle frontiere».
Il colle, fin dalla sua apertura avvenuta nel 1970, rappresenta un’opportunità di passaggio sia per il rientro dei francesi, figli o parenti di immigrati italiani che fanno ritorno in estate nei paesi d’origine dei loro congiunti in alta valle, sia per il mototurismo e il cicloturismo, realtà in forte espansione e quanto mai preziose per il turismo sia valligiano che della pianura.
Purtroppo ogni anno, vuoi per un fattore, vuoi per un altro, si verificano ritardi nell’apertura del colle che si ripercuotono negativamente sulla già fragile economia turistica del territorio.
Per questa ragione, il presidente dell’Unione e con lui i sindaci della valle chiedono di meglio valutare l’importanza strategica dell’Agnello per tutto il turismo cuneese, assumendo adeguati provvedimenti a garanzia della massima fruibilità del passo.
L’obiettivo è quello di arrivare a poterlo utilizzare fin dall’inizio della stagione estiva, ma anche quest’anno il diavolo ci ha messo la coda.