Un anno dopo la giungla è sempre lì
Un anno fa, proprio di questi tempi, segnalavamo la situazione di un’area privata che costeggia via Nazionale - una delle strade più centrali e frequentate di tutto il paese - all’interno della quale da anni cresceva indisturbata una “giungla” fatti di arbusti, rovi, erbacce alte un metro.
Dal Comune arrivarono parole rassicuranti: «Abbiamo fatto recapitare ai legittimi proprietari una lettera con la quale li invitiamo a mettere mano a quell’area veramente poco edificante alla vista».
Da quel giorno, era la metà di giugno 2019, è stato un continuo susseguirsi di date di scadenza entro le quali l’area avrebbe dovuto essere pulita, mentre una ditta specializzata locale aveva iniziato (a tempo perso) i lavori.
Prima si è indicato come termine ultimo la festa patronale di San Giuseppe (seconda domenica di luglio), poi la fine di luglio, poi Ferragosto, poi la festa patronale di San Bernardo (penultima domenica di agosto), poi la Fiera d’autunno (terza domenica d’ottobre). Poi è caduta la neve e, si sa, con la neve non si tagliano arbusti, rovi ed erbacce. Infine, il lungo periodo del virus maledetto.
Morale. Oggi, trascorsi 12 mesi e con una nuova Patronale di San Giuseppe alle porte, la situazione è quella raffigurata dalla fotografia, scattata non più tardi della scorsa settimana. La chiesa che si intravede sullo sfondo sta a significare la centralità del luogo.
Alle porte c’è un’estate che a Paesana ha fatto registrare il tutto esaurito degli alloggi da affittare. È questa l’immagine che si vuole trasmettere ai turisti della capitale della valle Po? Difficile rispondere affermativamente. Al vicesindaco Marco Margaria, in questi mesi prodigo di promesse, si chiede un atto concreto, senza più rinvii.