Un ciclone sulle Alpi del Mare La strada del Tenda non c’è più esondano vermenagna, roya e tanaro, valli devastate, paesi isolati, morti in francia

Un ciclone sulle Alpi del Mare La strada del Tenda non c’è più esondano vermenagna, roya e tanaro, valli devastate, paesi isolati, morti in francia
Pubblicato:
Aggiornato:

Un incubo. Acqua e fango ovunque, tronchi, detriti, linee elettriche interrotte, strade inagibili, valligiani isolati, turisti “scomparsi”. Sono bastate poche ore di pioggia, venerdì, per far rivivere alla provincia di Cuneo i terribili giorni dell’alluvione del 1994. Ma quello che è successo sulle Alpi del Mare, a cavallo tra le valli Tanaro, Vermenagna e Roya ha dell’incredibile.

Lo certificano i dati delle centraline dell’Arpa, l’agenzia regionale dell’ambiente. Mai era scesa tanta pioggia in così poco tempo. Oltre 570 millimetri, cioè più di mezzo metro, in appena 24 ore, e la maggior parte in meno di tre ore, venerdì pomeriggio. Tutti i rii e i corsi d’acqua si sono gonfiati a dismisura e hanno esondato, con una furia e una violenza mai vista.

I soccorritori che per primi sono saliti a Limone Piemonte hanno descritto un paesaggio irriconoscibile, devastato.

Il centro del paese, perla delle Alpi Marittime, invaso dal fango, i parcheggi sotterranei sott’acqua con decine di vetture sommerse. La statale 20 del colle di Tenda crollata inghiottita da una voragine. Allagati cantine, garage, abitazioni. Una palazzina in ristrutturazione accanto al torrente, è stata strappata dalle fondamenta. Sui versanti delle montagne strisce marroni di fango certificano decine e decine di smottamenti ed esondazioni di corsi d’acqua minori.

PISTE DEVASTATE

E TUNNEL KO

Salendo lungo la valle si incontra solo devastazione. A Limonetto le piste da sci sono sommerse da oltre un metro di fango e detriti. Interi tratti di strada non esistono più.

L’ingresso del traforo internazionale del colle di Tenda è invaso da massi, terra e fango. Nel tunnel l’acqua arriva a superare il metro di altezza, e dai muri laterali zampilla in centinaia di punti.

Una decina di persone sono state soccorse tra venerdì sera e sabato mattina nei pressi della galleria, dove avevano trovato rifugio dalla furia della tempesta.

Il paesaggio dall’altro lato del tunnel è lunare. La strada semplicemente non c’è più, inghiottita dal fiume, assieme a due ponti.

LA FRANCIA CONTA I MORTI

Se in val Vermenagna si contano i danni, la Francia piange le sue vittime. Il mare della Riviera tra Ventimiglia e Santo Stefano al Mare ha restituito i corpi delle vittime (francesi) dell’ondata di maltempo che ha colpito pesantemente la val Roya e l’area alle spalle della Costa Azzurra. Sono cinque, mentre un sesto è stato recuperato a Tenda, uno dei centri più colpiti dalla tragedia, devastata dall'esondazione del fiume gonfio di acqua, fango, massi. Breil è stata invasa dal fango, Vievola è isolata, A Roccabigliera è crollato il ponte sul fiume, a Saint Martin Vesubie intere abitazioni sono state spazzate dal fiume in piena. Lungo la costa i litorali sono stati inghiottiti dalla furia del mare. Anche Ventimiglia è stata allagata.

PAURA IN VALLE GESSO

E IN VALLE TANARO

Le piogge in quota hanno provocato il rapido innalzamento dei livelli del Tanaro. Ormea e Garessio sono state alluvionate, così come Bagnasco, dove è crollato un ponte.

Irriconoscibile la val Gesso, sopra le Terme di Valdieri: la strada del Valasco non c’è più, cancellata dal torrente in piena.

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031