Uncem, ora i comuni di montagna chiedono più attenzione al Governo
Revisione del codice degli appalti e accelerazione del piano banda ultralarga.
Sono queste le due questioni impellenti, secondo Uncem (Unione dei Comuni di Montagna) poste sul tavolo del viceministro Mef Laura Castelli.
Ma non sono le uniche. Altri tre sono i problemi che riguardano da vicino i Comuni montani: il trasporto locale, le risorse per colmare il gap di entrata degli enti locali e i lavori a fronte di contributi statali.
«In particolare – afferma Marco Bussone, presidente Uncem - deve essere rinviato il vincolo per i Comuni di avviare entro il 15 maggio i lavori con i fondi previsti dall'art. 30 del decreto legge 34 del 30 aprile 2019, che ha previsto specifici contributi a favore dei Comuni di minor dimensione allo scopo di potenziare gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l'abbattimento delle barriere architettoniche a beneficio della collettività».
È stata disposta un'assegnazione di 22,5 milioni di euro per il 2020 ai 1.940 Comuni italiani con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti: un contributo pari a 11 mila e 500 euro per ciascun ente locale.
«Spenderli entro il 15 maggio è praticamente impossibile. Da giorni – aggiunge Bussone – chiediamo che vengano posticipati i termini. Almeno di sei mesi. Per far questo però – osserva ancora il presidente Uncem - serve una circolare del governo e dei ministeri competenti che dica ai Comuni che se anche non iniziano i lavori entro la data che era stata fissata, non perdono le risorse. È un provvedimento che per noi è urgentissimo. Mi auguro che arrivi al più presto un chiarimento».