Uno dei mercati che resiste

Uno dei mercati che resiste
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Il mercato di Barge, al momento l’unico attivo tra i comuni limitrofi, ha subito delle variazioni a causa delle disposizioni ministeriali. Il Comune ha deciso di disporre i soli banchi di alimentari sotto l’ala mercatale, con l’obiettivo di agevolare la vendita dei prodotti ortofrutticoli e di favorire ai cittadini l’acquisto dei medesimi a un prezzo più modico rispetto a quanto, attualmente, offre la grande distribuzione.

IL SINDACO

«Abbiamo predisposto con i vigili, con l’ufficio tecnico e con la Protezione civile - spiega il sindaco Piera Comba - un sistema di percorsi guidati per garantire la sicurezza alla popolazione. La Giunta e io crediamo sia importante mettere a disposizione dei bargesi diversi punti in cui sia possibile acquistare i generi alimentari, con l’intento di evitare assembramenti nei negozi. Ci sembra inoltre più proficuo offrire ai cittadini la possibilità di acquistare frutta e verdura fresca e garantire il funzionamento delle attività che non sono state chiuse in seguito ai decreti ministeriali. Concludo ringraziando Giulio Supporto, Cristiano Savoretto e Valter Borda Bossana per il prezioso aiuto».

LA POLIZIA LOCALE

«Siamo impegnati ad effettuare i controlli - afferma la polizia locale - come tutte le Forze dell’ordine e ad assistere la popolazione per ogni necessità: in questo periodo riceviamo molte telefonate e quesiti. La nostra difficoltà è quella di seguire tutti i cambiamenti legislativi, le nuove norme e le circolari che ci giungono, ma cerchiamo di fare del nostro meglio».

GLI ALPINI

«Lasciamo entrare sotto l’ala solo poche persone alla volta - raccontano le penne nere di Barge -, in quanto molte di queste non sono in possesso dei dispositivi di protezione e pertanto, al fine di tutelare la salute di ognuno, l’accesso è a numero chiuso».

I COMMERCIANTI

«Le attività che sono rimaste aperte - osserva l’assessore Andrea Bruno Franco - stanno subendo dei danni poiché non è uno dei periodi migliori. E dal punto di vista del lavoro è difficile far rispettare le regole, volendo fornire un buon servizio ai clienti. Purtroppo il più delle nostre attività, per via del decreto, sono state chiuse. Mi auguro si torni presto alla normalità».

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