Val Maira: “coperta” la tassa di soggiorno

Val Maira: “coperta” la tassa di soggiorno
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Con l’approvazione unanime dei sindaci dei 13 Comuni del territorio, l’Unione montana della Valle Maira ha approvato un finanziamento a quasi completa copertura della riduzione di gettito dovuto agli effetti del Coronavirus sull’incoming della valle. Prevedendo che, ancora per tutta l’estate (stagione di maggiore afflusso turistico), la presenza di turisti possa essere fortemente ridotta, la giunta ha disposto un fondo di 80-100 mila euro a beneficio degli operatori dei settori ricettività e ristorazione, principale fonte economica della valle Maira.

In videoconferenza i sindaci hanno ragionato su come rimodulare il progetto da 120 mila euro, condotto dal Consorzio turistico della Valle Maira, per la gestione e il potenziamento degli uffici turistici, la pulizia dei sentieri e iniziative di promozione turistica.

CONTI DA RIVEDERE

Il 95 per cento degli interventi era finanziato dall’imposta di soggiorno introdotta nel febbraio del 2019, che quest’anno, secondo le stime, avrebbe portato a un incasso di oltre 100 mila euro.

Le inevitabili ripercussioni delle disposizioni anti-contagio cambiano i piani. Bisogna trovare altre vie.

NUOVI PROGETTI

Pubblico ed economia privata, quindi, cercheranno di fare squadra per limitare i danni. Intanto l’Ufficio turistico, lavorando in smart working, sta progettando una carta dei servizi e un calendario di escursioni, per potenziare e allungare la stagione turistica. L’obiettivo sarà offrire una gamma di proposte rivolte sia ad un mercato italiano, sia mantenendo i contatti con altri Paesi europei, da dove abitualmente giungono i nostri ospiti, per compensare le disdette di prenotazioni».

LA COMUNITA’ ENERGETICA

Sempre in videoconferenza, la giunta dell’Unione si è collegata con Fabio Carosso e Matteo Marnati (vicepresidente e assessore regionale), e Mariano Allocco, assessore di Elva, per discutere su un progetto di “comunità energetica territoriale”, finanziato dalla Regione per 10 mila euro e che prevede centraline lungo sull’acquedotto realizzate in collaborazione con l’Acda e l’Energy Center del Politecnico di Torino.

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