Verzuolo, disputa infinita sul diserbo La minoranza: «È in ballo la salute»
Chi pensava che la polemica sul diserbo delle aree urbane si fosse esaurita si sbagliava. Alla sollecitazione della minoranza a chiarire circa alcune inadempienze, sollevate anche dai cittadini, la maggioranza aveva replicato con l’assessore Mattia Quaglia, che aveva garantito verifiche sulla questione e massima vigilanza da parte del Comune.
In una mail del 9 ottobre e in un incontro ristretto con l’assessore e il capogruppo di maggioranza, avvenuto due settimane dopo, il gruppo Verzuolo per Tutti aveva chiesto al sindaco cosa intendesse fare e quali provvedimenti adottare per evitare il ripetersi di fatti analoghi. Non avendo ricevuto risposte, i consiglieri di opposizione tornano all’attacco.
Dicono dai banchi di minoranza: «In entrambe le occasioni di confronto sul tema l’amministrazione ha scaricato le colpe sulla ditta esecutrice dell'intervento e sul consorzio rifiuti per i mancati controlli. Certamente ci sono state numerose irregolarità; ma allora perché il Comune non interviene nei confronti della ditta che ha sbagliato per due volte?».
Il gruppo considera irrispettoso l’atteggiamento della maggioranza, che non avrebbe colto lo sforzo propositivo negli interessi dei verzuolesi: «Se facciamo osservazioni critiche il sindaco si risente, se facciamo richieste di chiarimenti veniamo ignorati».
Nella nota stampa diramata, l’opposizione puntualizza come per le sostanze chimiche in agricoltura e, ancor di più, in ambito urbano esista una normativa precisa volta a tutelare la salute dei cittadini e degli stessi operatori. «Si tratta di sostanze che possono avere conseguenze anche molto negative sulle persone, sugli animali domestici e, in generale, sull’ecosistema: per questo il legislatore ha emanato norme precise, chiamando anche i Comuni a dotarsi di regolamenti d’uso e di individuare le aree frequentate da fasce di popolazione».
Annotano dall’opposizione: Verzuolo ha un’antica tradizione al corretto uso dei fitofarmaci. Negli Anni Settanta è nato qui il primo centro di assistenza tecnica per la lotta guidata in frutticoltura.
Il documento si chiude con due domande: «Perché l’amministrazione Panero è così restia ad affrontare questo delicato argomento? C’è l’interesse e la sensibilità per farlo o si rischia di urtare qualche interesse?».