Verzuolo, il pasticcio degli impianti sportivi Polemica sul tracciato di atletica dismesso

Verzuolo, il pasticcio degli impianti sportivi Polemica sul tracciato di atletica dismesso
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I lavori che hanno recentemente interessato gli impianti sportivi riportano alla luce una vecchia polemica. Oggetto del contendere, la pista di atletica inaugurata nel 2015 e in parte rimossa durante l’ultimo intervento sul rivestimento del manto da gioco.

L’opera, costata poco più di 5 mila euro, era stata pensata inizialmente per gli allenamenti della Podistica Valle Varaita, su richiesta della dirigenza dell’associazione sportiva. Un progetto esecutivo da finanziare con fondi regionali, che prevedeva una spesa di circa 19 mila euro: secondo i piani del Comune, si sarebbe così realizzato un adattamento del percorso, creando un tracciato più funzionale, destinato anche alle altre attività sportive praticate in loco, come il calcio e il rugby.

Tuttavia, dopo pochi mesi, diversi appassionati podisti avevano sollevato dubbi sulla funzionalità del percorso e sulla sua sicurezza. Il tracciato, inutilizzato, iniziò la sua decadenza. Come se non bastasse, il progetto di riadattamento non ottenne i fondi sperati per la realizzazione. E da allora gli impianti sportivi non ricevono più manutenzioni. Intanto si conclude l’epopea della società calcistica che per 40 anni ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio e termina anche la convenzione per la gestione degli impianti stessi. Per mesi, poi, si tratta con il Coni e con le ditte specializzate, per risolvere il problema dell’agibilità del campo in erba sintetica (che intanto prenderà il nome di Genre-Fanesi, a memoria dei due storici volti del calcio verzuolese), che dopo 10 anni (più qualche deroga) andrebbe “rizzollato” per poter ospitare match ufficiali.

Mentre per il calcio, seppur a fatica, si trova il modo di risistemare il campo e vagliare nuove convenzioni di gestione con le società più strettamente interessate agli impianti (quando furono realizzati, 15 anni fa, erano un vero fiore all’occhiello del paese), sulle altre opere si deve soprassedere.

Lo smantellamento della porzione di tracciato di atletica (perché non si può propriamente parlare di pista) viene portata dalla minoranza consigliare a esempio di cattiva gestione di fondi pubblici.

L’amministrazione difende il tentativo di togliere dalla strada i podisti attraverso un’opera dai costi relativamente sostenibili. Si mostra dispiaciuta per il progressivo degrado a cui tutto il complesso sportivo è andato incontro negli ultimi anni, ma puntualizza che i fondi di plastica riciclata dismessi potranno essere riutilizzati per altri scopi. Si sta infatti valutando di sfruttarli nei pressi della Casa della Salute, dove restano ancora delle aree da sistemare.

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