Verzuolo: nuove regole e sovvenzioni per chi ospita gli stagionali della frutta

Verzuolo: nuove regole e sovvenzioni per chi ospita gli stagionali della frutta
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Anche Verzuolo recepisce con un voto unanime le linee guida per l’alloggiamento in azienda di dipendenti stagionali derivanti dalla legge Allemano. Sul tema si sono confrontati nell’ultimo periodo le tre associazioni di categoria, i quattro Comuni già operanti con l’accoglienza diffusa e le sette Organizzazioni di produttori del territorio. Da un mese tutti i giovedì il Comune di Lagnasco coordina un tavolo di lavoro sull’emergenza stagionali, cercando soluzioni alla impellente esigenza di braccianti agricoli, unita all’impossibilità di attivare il Pas di Saluzzo per l’ospitalità dei lavoratori.

Nel Consiglio in forma mista (parte dei consiglieri in video-conferenza, parte in aula) convocato per discutere urgentemente questo tema il preambolo è stato polemico: un siparietto tra i due leader del “parlamento verzuolese” Gianfranco Marengo e Giancarlo Panero, che si sono beccati a vicenda sulla questione delle mascherine e sulla disinfezione degli oggetti.

L’assessore Mattia Quaglia ha relazionato sulla situazione del mondo frutticolo e sulle esigenze dell’applicazione della legge Allemano al quadro comunale.

La maggioranza fa notare che già nel 2015, anticipando di un anno la legge regionale promossa dall’ex sindaco di Saluzzo (originario di Verzuolo), il Comune, con Panero sindaco, aveva inserito un articolo similare nella variante generale del piano regolatore.

La capogruppo Francesca Galliano ritorna sull’excursus storico facendo notare che già dal 2011, con una tendopoli sperimentale, Verzuolo si era distinta in una forma di ospitalità diffusa: «Il Covid ha sveltito, viste le necessità del comparto agricolo, questo percorso. Dato che non si tratta più di un’emergenza ma di un sistema economico costruito su regole ben note, su questo fronte si poteva lavorare in anticipo».

Di opinione opposta il frutticultore e presidente dell’associazione Verzuolo Bene Comune, Piero Abello, che tira la stoccata all’ex sindaco: «Fa piacere che il consigliere Marengo abbia finalmente capito il problema, a differenza di quando era sindaco. Allora sul tema aveva dimostrato di essere estremamente miope».

Ancora Abello: «Auspico che anche altri centri seguano l’esempio di Verzuolo e che i funzionari regionali strutturino un nuovo piano di sviluppo rurale con le adeguate coperture, perché la legge Allemano, ancorché lodevole, in passato non aveva le risorse adeguate. Molte aziende agricole potranno così essere aiutate nell’adeguamento di locali onde ospitare dipendenti non gravando più sulla collettività».

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