Vigone capitale del mais all’insegna dell’ambiente

Vigone capitale del mais all’insegna dell’ambiente
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L’edizione 2019 di “Terre del Mais” è stata la prima edizione con il sindaco Luciano Abate alla guida di Vigone. Un appuntamento importante che la città aspetta di anno in anno, data la forte vocazione agricola che fa di Vigone la piccola ma dinamica capitale del granturco, coltura principale del territorio.

Nata nel 1999 come “Non solo mais”, la manifestazione ha cambiato denominazione in “Fiera del mais e cavalli” nell’anno 2002, per celebrare l’arrivo a Vigone del cavallo-campione Varenne, il Capitano. Dal 2004 al 2010 ha assunto la qualifica di Fiera Regionale e dal 2011 si può fregiare della qualifica di Fiera Nazionale con il patrocinio del ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali.

Nel 2020 la resa stagionale è in linea con gli anni scorsi, garantendo redditività economica agli agricoltori e mantenendo il ruolo da protagonista di Vigone nel settore. Ma al di là del pur importante aspetto economico, va segnalato che oggi il mais è sempre più green, e amico dell’ambiente.

La superficie di 1 ettaro di mais, in grado di produrre dalle 14 alle 16 tonnellate di granella, garantisce l’assorbimento di circa 42 tonnellate di anidride carbonica all’anno. In un giorno di piena estate - in base agli studi condotti da Confagricoltura - un ettaro di mais è in grado di “pulire” l’aria che respiriamo, assorbendo circa 500 chilogrammi di Co2, un quantitativo pari alle emissioni medie di una vettura che percorre 3 mila chilometri, la distanza che separa Vigone da Mosca.

«L’agricoltura - ricorda il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia - svolge un ruolo fondamentale nel contrasto al cambiamento climatico, grazie alla sua straordinaria capacità di utilizzazione dell’anidride carbonica atmosferica per la produzione di alimenti».

Anche altre coltivazioni agricole contribuiscono in modo fondamentale al sequestro dell’anidride carbonica atmosferica: un ettaro di frumento in grado di produrre 80 quintali di granella riesce ad assorbire 24 tonnellate annue di Co2.

In Piemonte quest’anno si coltivano circa 138 mila ettari di mais di cui: Torino 53 mila, Cuneo 40 mila, Alessandria 17 mila, Vercelli 10.5’’, Asti 8.500, Novara 7.900, Biella 1.400 e Verbania 65. Complessivamente il mais coltivato in Piemonte garantisce l’assorbimento di 5,838 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

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