Vittime della strada, numeri in calo
Nei primi sei mesi del 2020 risulta in calo il bilancio delle vittime legate agli incidenti stradali in provincia di Cuneo. A causa dell’emergenza sanitaria, che ha limitato fortemente la circolazione stradale per molte settimane, il totale dei decessi è sceso dai 19 dello stesso periodo del 2019 agli 11 di quest’anno. In gran parte si è trattato di incidenti d’auto, soltanto in un caso erano coinvolti un motociclista e in un altro un ciclista.
Un dato allarmante riguarda, invece, il fatto che la metà dei morti, cioè 6 su 12, sia rappresentata da persone anziane o pensionate. Tant’è che in seguito al primo incidente dell’anno, avvenuto ad Alba il 3 gennaio 2020 nel quale una donna è morta sull’auto parcheggiata perché investita da una pensionata che ha perso il controllo del suo veicolo, è partita una petizione che chiede l’estensione delle limitazioni normative in vigore per i neopatentati ai conducenti oltre i 75 anni di età.
I dati arrivano dalla Provincia che da circa vent’anni raccoglie ed elabora quotidianamente le informazioni in merito. Non sono, pertanto, dati ufficiali ma permettono di seguire l’andamento e di rilevare i cambiamenti in corso. E di cambiamenti ce ne sono stati tanti, se si pensa che nel 1998 i morti per incidenti stradali registrati in provincia di Cuneo furono 138. Poi si cominciò a scendere: 125 morti nel 1999; 122 nel 2000; 115 nel 2001; 116 nel 2002; 116 nel 2003; 105 nel 2004; 83 morti nel 2005; 71 nel 2006; 78 nel 2007; 72 nel 2008; 57 nel 2009; 68 nel 2010.
Il trend in discesa è proseguito negli ultimi dieci anni, ma soltanto in un caso il dato è passato sotto la soglia dei 40 morti all’anno, nel 2016 con 33. Di norma il calcolo dei decessi è sempre rimasto intorno ai 50 casi all’anno: 48 nel 2015; 33 nel 2016; 59 nel 2017; 44 nel 2018; 44 nel 2019.
Di norma, le principali cause di incidenti sono la distrazione soprattutto legata all’uso dei telefoni cellulari, ma anche la velocità elevata, le mancate precedenze e i sorpassi. Il rapporto nazionale Aci-Istat poneva come obiettivo Ue 2020 il limite massimo per l’Italia di 2 mila vittime che però non sarà raggiunto perchè di norma supera quota 3 mila. Le cause di incidenti nel Cuneese sono in parte dovute alle condizioni delle strade, spesso strette e malconce, sulle quali viaggia una gran mole di traffico.