Xxx Asti Spumante e Moscato d’Asti Docg finiscono sulla tavola e in televisione

Xxx Asti Spumante e Moscato d’Asti Docg finiscono sulla tavola e in televisione
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Non sarà certo il lockdown a fermare il brindisi di Pasqua con i congiunti. A portare leggerezza e qualità a tavola cosa potrebbe esserci di più adatto che uno dei prodotti vinicoli che fanno grande il nostro Piemonte: l’Asti Spumante – nelle sue molteplici versioni – e il Moscato d’Asti Docg.

Le famose bollicine aromatiche nascono sulle colline piemontesi dal 2014 Patrimonio dell’Unesco, dall’uva moscato bianco rispettando una pluriennale tradizione portata avanti da storiche famiglie di viticoltori, orgogliose dell’identità e dell’appartenenza al proprio territorio, alternanza di dolci pendenze e aspri pendii.

Grazie alla loro versatilità e a un gusto unico e particolare, l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg sono l’abbinamento ideale per accompagnare ogni portata del pranzo pasquale continuando nel prossimo futuro in tutti gli incontri conviviali: dagli antipasti ai primi, dal pesce fino ai dessert tipici della ricorrenza più dolce dell’anno e come abbinamento alla frutta, in questo momento dell’anno alle fragole. In occasione della ricorrenza festiva, il Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg suggerisce una serie di proposte di qualità molto particolari, delle vere chicche di gusto, le cui sfumature non sono ancora del tutto note al grande pubblico.

È il caso del Moscato d’Asti in anfora e dell’Asti DOCG Extra Dry, godibili a tutto pasto. Il primo è prodotto seguendo un metodo di fermentazione millenario: le anfore sono appositamente costruite per vinificare il moscato rispettandolo ed esaltandone armonia e finezza. L’Asti Spumante è invece ideale per l’aperitivo e per accompagnare formaggi o dolci: connubio idilliaco quello tra la colomba e l’Asti Metodo Classico che risulta particolarmente piacevole al palato se assaporato insieme alle ostriche. Il Moscato d’Asti Docg anche dopo qualche anno di affinamento in bottiglia è l’ottima conclusione per ogni pasto abbinato a formaggi di media stagionatura e a paste secche. Il Moscato d’Asti Vendemmia Tardiva riposa per 15 mesi in botti di legno ed è l’ideale con fegato d’oca, patè di fegato e di selvaggina, formaggi erborinati e caprini stagionati, oltre a ogni tipo di dessert e piccola pasticceria. La sua denominazione vuole ricordare la veglia delle lunghe serate invernali che i contadini trascorrevano nel tepore della stalla, narrando esperienze e favole ai bambini, mentre l’impronta di una mano femminile color oro sulla bottiglia simboleggia la manualità con cui si svolgono tutte le delicate operazioni per la sua preparazione. Tra le bollicine consigliate per questa Pasqua 2021 troviamo infine anche il sapore aromatico ed equilibrato dell’Asti DOCG Brut e il Moscato d’Asti Canelli Biologico.

Non solo a tavola, ma anche in tv: l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg tornano partner di Dolci di Pasqua, gli speciali in onda nel periodo pasquale su Sky Uno e Now TV, che conducono gli spettatori alla festività più dolce dell’anno, attraverso la scoperta delle prelibatezze dolciarie italiane e delle interpretazioni creative di quattro celebri pasticceri: il Re della Costiera Amalfitana Sal De Riso, lo Stilista del Dolce Roberto Rinaldini, il Campione del Mondo Luigi Biasetto e il volto della pasticceria contemporanea Andrea Tortora. L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg accompagnano i pasticceri in questo viaggio goloso: un percorso di degustazioni e abbinamenti tra dolci inediti e rivisitazioni creative. Il Moscato d’Asti diventa inoltre ingrediente di pregio del Colosseo di cioccolato, il dolce nato dall’estro del Maestro Luigi Biasetto. Le puntate sono in onda su Sky Uno il 28 marzo alle 12:10, in replica il 3 aprile alle 18:10 e il 4 aprile alle 12:10, e in chiaro su TV8 il 3 e 4 aprile in fascia preserale.

Sul fronte economico, nonostante l’anno difficile, le bollicine aromatiche piemontesi hanno chiuso il 2020 con numeri importanti a livello mondiale, registrando una crescita dell’8,4% rispetto al 2019, per un totale di 91.590.374 di bottiglie prodotte, rispetto alle 84.490.188 dell’anno precedente. In particolare, sono state prodotte 53.420.736 bottiglie di Asti Docg (nel 2019 erano 51.210.932) e 38.169.638 bottiglie di Moscato d’Asti Docg (nel 2019 erano 33.169.638). A livello globale, si segnala la grande performance degli Stati Uniti, dove sono stati esportati oltre 28 milioni di bottiglie contro i 20 del 2019, e dove a fare da padrone è stato il Moscato d’Asti Docg, che è passato dai 15 milioni di bottiglie agli oltre 22 milioni, a testimonianza del crescente apprezzamento dei consumatori d’ oltreoceano nei confronti di un prodotto storico della tradizione vitivinicola piemontese. L’Asti Docg, invece, è riuscito a conquistare un’importante fetta di mercato in Gran Bretagna, con un incremento di quasi 2 milioni di bottiglie, mentre la Russia si conferma primo mercato estero con quasi 11 milioni di bottiglie.

Di recente insediamento è anche il nuovo organigramma del Consorzio per la tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg.

Lorenzo Barbero è stato nominato nuovo presidente: classe 1961, enologo e direttore dello stabilimento Campari di Canale d’Alba, succede a Romano Dogliotti, storico e rinomato produttore del territorio, in carica dal 2017. Vicepresidenti del Comitato di Presidenza sono: Stefano Ricagno (vicepresidente senior), Piergiorgio Castagnotti, Bruno Fortunato, Massimo Marasso e Flavio Giacomo Scagliola.

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