Xxxxxx Cadorin, il mobiliere che amava l’arte

Xxxxxx Cadorin, il mobiliere che amava l’arte
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Prima di essere un maestro mobiliere, Giovanni Cadorin è stato soprattutto un amante del “savoir faire” e della cultura. Al pari di altri grandi nomi dell’artigianato saluzzese, Cadorin ha segnato un’epoca nella stagione dell’arredo in stile. Giovanni è stato il fondatore del mobilificio Cadorin, assieme ai fratelli Celestino e Luigi.

Originari del Veneto, i Cadorin avevano raggiunto Saluzzo nei primi decenni del secolo scorso. Il padre svolgeva la professione di falegname e impagliatore, specializzato nella vendita e riparazione di sedie.

Furono i figli ad ereditare e trasformare l’attività. Dopo aver aperto un laboratorio a Saluzzo, all’angolo di via Torino, dove ancora oggi è presente un negozio-vetrina gestito dai nipoti, il mobilificio si è trasferito nei grandi spazi del magazzino-expo di Revello diventando uno dei più importanti del Saluzzese, a cavallo tra la metà del secolo scorso e il nuovo millennio. Sotto l’abile regia di Giovanni, il mobilificio Cadorin era diventato sinonimo di qualità, stile e ricercatezza.

Socio del Rotary dal 1975, e membro dell’assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Cadorin era conosciuto e stimato per il suo carattere gioviale e per la passione per l’arte e la cultura. Amante della musica, aveva promosso negli anni diverse iniziative, tra cui i “Concerti di Cadorin”, rassegna di musica classica che si svolse per alcuni anni a Revello e Staffarda, richiamando un pubblico selezionato e un ottimo successo dal punto di vista della critica.

All’interno dell’abbazia di Staffarda, Cadorin ha firmato il suo capolavoro con il concerto dei Solisti Veneti, dedicato ovviamente alle musiche di Vivaldi. Erano gli anni in cui il mobile di Saluzzo era conosciuto in ogni angolo d’Italia e in mezza Europa.

Da qualche mese le condizioni di salute dell’ex mobiliere si erano aggravate, tanto da indurre la famiglia a disporne il trasferimento in una casa di cura a Mondovì e, successivamente, a Barge, nella casa di riposo “Don Uberti”. Giovanni Battista Cadorin è deceduto martedì scorso all’età di 77 anni.

Lascia la moglie Alda Uberti, i figli Matteo e Anna, i fratelli Celestino e Luigi e le sorelle Maria Grazia, Letizia e Gabriella.

I funerali sono stati celebrati giovedì in cattedrale a Saluzzo.

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