Zucchea, guado di nuovo chiuso
Doveva essere un progetto pilota, innovativo: un guado simile a un ponte che, in caso di piena, poteva essere sommerso e “scavalcato” dalle acque, per poi tornare a essere praticabile una volta terminata l’ondata di piena.
Invece il guado di Zucchea, pur efficace e resistente in molte occasioni, ha dimostrato i suoi limiti nel corso del tempo. Il guado ora è nuovamente chiuso, e lo resterà ancora per diverse settimane.
Il torrente Pellice è da sempre noto per la sua furia devastante, a causa dell’improvviso innalzamento delle acque e della enorme quantità di materiale che trascina a valle.
Il risultato è che in dieci anni di servizio, il guado di Zucchea, che collega Cavour a Vigone, è stato oggetto di continue manutenzioni. I blocchi di pietra e cemento che ne costituiscono lo “scivolo” a monte sono stati più volte divelti e trascinati a valle, i grandi tubi destinati al passaggio dell’acqua sono spesso riempiti oltre la metà da pietre, sabbia e detriti e, elemento ben più grave, il guado ha creato una sorta di barriera che ha provocato l’innalzamento del livello dell’alveo, a monte dello stesso, di oltre un paio di metri.
Dal guado stesso, osservando il fiume a monte, si nota come l’alveo sia più alto del passaggio stradale.
Negli anni scorsi, dopo una serie di richiesta di interventi promossi dalle precedenti amministrazioni, Aipo e Provincia sono intervenuti per la rimozione di parte del materiale e per il rinforzo del guado.
Ma più volte, l’impegnativo lavoro di tecnici e operai, assomigliava al voler svuotare l’acqua del mare con un secchiello, tanto sarebbe stato il materiale da rimuovere per ripristinare le condizioni originali del torrente.
Ora il guado di Zucchea è nuovamente chiuso, e lo resterà almeno fino a fine mese.
La Città metropolitana di Torino ha recentemente deciso di incrementare l'intervento con ulteriori nuovi blocchi scatolati. La ditta li ha ordinati, ma essendo elementi particolari, la consegna è prevista intorno a metà febbraio. Poi ci vorrà il tempo per la posa.
«Grazie a un rapporto di collaborazione con L'Aipo – spiega il sindaco di Cavour Sergio Paschetta - e la Città metropolitana, coinvolgendo anche la Regione stiamo predisponendo un documento che evidenzi le problematiche e chieda un ponte. Su questo ci impegniamo, ma prevedo tempi non brevi».