Moretta Il Parroco fa un dono al Sermig

L’arte del parroco di Moretta al Sermig di Torino

Il Parroco di Moretta Don Gianluigi dona la “Deposizione” a Olivero

L’arte del parroco di Moretta al Sermig di Torino
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Ha scoperto la passione per la pittura nel 2008 e da allora ha iniziato a dipingere, copiando e rivisitando le opere di Caravaggio. Don Gianluigi Marzo, parroco di Moretta, Faule e Polonghera, ha donato nei giorni scorsi una delle sue tele più importanti, la rivisitazione della “D eposizione”, a Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino.

«Mi piace definire questo mio amore per la pittura un dono di Dio - racconta don Marzo, 43 anni, sacerdote della diocesi leccese di Ugento “prestato” alla diocesi di Torino -, e sono particolarmente affascinato dalle opere di Caravaggio, e dalla forza dei messaggi che riesce a trasferire con i suoi dipinti. La “Deposizione” è un’opera del 2017 che ho realizzato insieme ad altre per la mostra denominata “Morte e Risurrezione in Caravaggio” che si tenne al museo Diocesano di Ugento e che fornì ai visitatori una catechesi sul tema della morte e la fede nella risurrezione».

Più volte, in passato, don Marzo ha ricevuto offerte d’acquisto per il quadro, che misura 223 centimetri di altezza per 165 di larghezza. «Nonostante le richieste - spiega - ho scelto di non vendere questo dipinto, come fatto con altri che mi hanno permesso di sostenere opere di carità, perché l’ho subito immaginata come icona del Sermig.

A differenza del dipinto originale, ho voluto raffigurare Cristo che viene deposto dalla croce nel sepolcro con un occhio semiaperto, che lascia intuire allo spettatore un accenno alla vita. Così come Gesù risorgerà, così il Sermig è un luogo dove rinasce la vita. Cristo è come il custode che non si addormenta, ma è vicino all’uomo nei momenti più bui » .

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