Il Buco di Viso diventa “Monumento storico” per il governo francese. A darne notizia è il quotidiano “Le Dauphiné Libéré” sul numero del 12 settembre scorso, dove conferma che il “Tunnel delle Traversette”, come è chiamato il Buco di Viso in Francia, ha ottenuto il via libera della commissione nazionale per i Monumenti storici francesi.
La certificazione, promossa dal sindaco e guardia naturalistica di Abriès-Ristolas Nicolas Crunchant (sindaco conosciuto anche nel Saluzzese grazie ai suoi romanzi ambientati all’ombra del Monviso, tradotti in italiano da Fusta editore), non rappresenta solo un atto formale di riconoscimento del monumento, ma un vero e proprio passaggio di status, che consentirà alle autorità locali francesi e soprattutto all’ente Parco Riserva Naturale Ristolas Monviso di poter accedere ad una serie di finanziamenti per futuri lavori di valorizzazione e salvaguardia del traforo del Monviso.
Crunchant ha comunicato al quotidiano locale di aver appreso che la certificazione di monumento storico è stata approvata, con il voto unanime della commissione, il 4 settembre scorso.
Il Buco di Viso venne realizzato per volontà del Marchese di Saluzzo Ludovico II nel 1480, con lo scopo di agevolare gli scambi commerciali tra il Marchesato di Saluzzo, che ai tempi manteneva una certa indipendenza dal Ducato di Savoia, e i territori francesi. I valichi alpini in valle Po e Maira erano gli unici controllati dal Marchesato, mentre in valle Varaita il Delfinato si spingeva fin all’altezza di Casteldelfino.
La galleria del Buco di Viso, situata a 2800 metri di altitudine, e della lunghezza di circa 70 metri, risultò ai tempi essere il primo vero tunnel alpino internazionale. Un’opera ingegneristica di proporzioni straordinarie se calata nei tempi, quando ancora non era stata scoperta l’America da Cristoforo Colombo.
Nel 2014, per volontà del parco del Monviso e del parco del Ristolas, grazie ad un finanziamento europeo, venne realizzata un’importante opera di protezione e salvaguardia del Buco di Viso, con la realizzazione, sul lato francese più soggetto d accumuli di neve, di un prolungamento della galleria per agevolare la fruizione del tunnel in estate.
Un paio di anni fa, sempre sul lato francese, è stata installata una porta in acciaio per proteggere l’interno dagli accumuli nevosi. Ogni anno il tunnel, grazie al lavoro del parco e dei rifugi Giacoletti e Du Viso, viene chiuso in autunno e riaperto a primavera.