Come si costruisce il Green Deal europeo
Lo scorso mercoledì si è svolto, in modalità online, il secondo incontro dell’Azione Cattolica della Diocesi di Saluzzo, avente come argomento l’ecologia integrale, le istituzioni e le politiche connesse.
É intervenuto il professor Roberto Zoboli, docente di Politica economica e direttore dell’Alta Scuola per l’ambiente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
La conferenza è stata anche occasione di dibattito tra alcune personalità del territorio, quali Franco Demaria, vicesindaco di Saluzzo e assessore per l’Ambiente, e Fausto Rinaudo, amministratore delegato di Granda Zuccheri e attuale responsabile diocesano della Pastorale sociale del lavoro.
Il professore ha ricordato, nel suo intervento: «I temi dell’ecologia integrale e delle politiche ambientali sono di stretta attualità e stanno animando anche la scena che stiamo vivendo, quella del post Covid. Le tematiche del Green Deal europeo sono profondamente saldate a tutte le politiche di ripresa e di recupero della nostra economia e della nostra società».
Tra gli obiettivi principali del nuovo European Green Deal figurano il raggiungimento della neutralità climatica e dell’ “inquinamento zero” entro il 2050, la transizione verso un’economia sempre più circolare, la protezione del “capitale” naturale europeo e l’attuazione della strategia “Farm To Fork” (“dal produttore al consumatore”).
Concretamente, tutto ciò si tradurrà in un piano di 1800 miliardi di euro. Il 30% di tali fondi dovranno essere destinati necessariamente al clima. A livello nazionale, la versione più recente del Recovery Plan, del 12 gennaio 2021, ha previsto lo stanziamento di 67,5 miliardi per la “rivoluzione verde” e di 32 miliardi per la “mobilità sostenibile”. La conversione ecologica, infine, anche a livello politico, deve avvenire dal basso, ma soltanto in uno spazio pubblico, conforme e favorevole.
Demaria ha sottolineato come sia fondamentale trasformare le sfide ambientali in opportunità, per far in modo che nessuna persona e nessun territorio vengano dimenticati. Il vicesindaco di Saluzzo ha aggiunto: «Stiamo imboccando una strada decisamente nuova, anche a livello politico. Bisognerà ora trasformare le intenzioni politiche in norme politiche e giuridiche, dal livello locale a quello nazionale fino a quello globale».
Secondo Demaria, per quanto concerne il nostro territorio, si dovrà seguire il cammino della “sostenibilità”, senza perdere le nostre peculiarità e cercando di conciliare le necessità del business e dell’economia con l’ecosistema che ci circonda.
Fausto Rinaudo, amministratore delegato di Granda Zuccheri, ha ribadito come, anche dal punto di vista del mondo delle imprese e del lavoro, la sostenibilità sia diventata un elemento sempre più importante.
«Come emerge dalle encicliche del Papa - ha sostenuto - nessuno si salva da solo. La pandemia ci ha fatto comprendere come siano fondamentali giusti rapporti tra economia e ambiente».
Rinaudo ha ancora ricordato come la Granda Zuccheri abbia recentemente intrapreso la strada del trasporto intermodale, che rappresenta la nuova frontiera.
«Il trasporto stradale - ha spiegato - non è più sostenibile. Facendo ricorso ad altri mezzi diversi dal camion, come, ad esempio, il treno, si abbattono di gran lunga le emissioni di gas serra».