Ecco l’album di Cavour Carne

L’allevamento della bovina di razza Piemontese non può essere classificato solamente come un lavoro, ma dev’essere accompagnato dalla passione. Lo dimostrano le tante fotografie che gli allevatori hanno inviato al comitato organizzatore di “Cavour carne”, la rassegna che da oltre vent’anni mette in vetrina una delle eccellenze del territorio.

Quest’anno, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, la manifestazione non si è potuta svolgere. Così la Pro Cavour e il Comune, organizzatori dell’evento, si sono dirottati verso un’edizione “digitale” costituita principalmente da una serie di servizi diffusi on line e sulle tv locali per illustrare la storia e le caratteristiche della Piemontese.

Un viaggio nell’intera filiera della carne Piemonte, che parte dagli allevamenti per arrivare alle macellerie e alle proposte gastronomiche dei ristoratori locali.

Agli allevatori è stato chiesto inoltre di inviare le fotografie dei loro animali: un’apposita giuria tecnica ha decretato le migliori, nelle due categorie: la foto “morfologica” in cui viene premiato il miglior capo bovino, come ad un vero concorso di razza, e la foto artistica, che raffigura l’aspetto poetico della zootecnia.

In entrambe le categorie si è imposto Christopher Dalmasso, giovane allevatore margaro di Crocera di Barge. Nella foto tecnica “In posa con il peso massimo”, il suo toro ha superato la concorrenza per stazza e caratteristiche. Nella sezione artistica invece ha giocato un ruolo vincente l’alpeggio. La sua mandria al pascolo ad oltre duemila metri di quota in valle Po, con il Monviso e il viso Mozzo alle spalle sono una cartolina degna della prima pagina.

La giuria, nella sezione morfologica, ha assegnato il secondo premio a Damiano Margaria, il terzo a Mario Caffer e il quarto e Elia Dalmasso.

Nella categoria artistica, seconda piazza per Dario Chiabrando, con “Re, Regina e Principe”, terza per la stalla di Gianfranco Callieri a le sue “Piemontesi a disnè” e quarto per la mandria sulla neve di Alessia Bologna.