Grazie Scarano, che emozioni!

È un libro bellissimo quello pubblicato in questi giorni dall’editore saluzzese Paolo Fusta. Un editore coraggioso e sempre disponibile a dare spazio ai tanti concittadini, scrittori in erba, che vogliono dare alle stampe i propri scritti.

“Da Mottola a Saluzzo” di Renzo Scarano è sì la storia di una famiglia venuta dal Meridione, e che qui ha trovato il suo successo, ma è anche, e soprattutto, la storia di una città, la nostra città, che viene raccontata attraverso gli occhi e le vicende della famiglia di origine pugliese emigrata nella capitale del marchesato tanti anni or sono.

Ed è così che, sfogliando le pagine della biografia, mi prende un tuffo al cuore, un salto nel passato stimolato dal bel racconto del cavalier Scarano, e messo ancor più in risalto dalle tante preziose fotografie che animano il libro.

Scarano è un artigiano di quelli con la “A maiuscola”, di quelli che hanno fatto grande la nomea della nostra città. Uno di quelli che hanno reso famoso il sapere dei nostri vecchi mestieri.

Ma Renzo, nella sua vita non si è limitato a fare l’artigiano, e ha fatto davvero di tutto.

Giovane marinaio, poi membro attivo della Pro Saluzzo, e bravo professore all’Afp di Verzuolo, scuola di formazione professionale che conosco bene, perché l’anno scorso vi ho insegnato italiano e dove lo ricordano ancora con tanto affetto.

E poi ancora presidente della mitica Corale Le Tre Valli, il coro che da cinquant’anni incanta il pubblico con le sue interpretazioni.

Che emozione nel vedere le foto di gruppo con il grande Nino Silvestro, indimenticabile simpaticissimo papà del mio amico Marco.

Oppure rivedere tra le pagine spuntare i volti amati di personaggi amatissimi, come Mecu Clerico o il professor Ezio Nicoli.

E poi tanti altri, tutti in bella mostra per un grande amarcord cittadino. Sino ad arrivare a mio nonno Giorgio, immortalato una volta tanto non nei panni di sindaco della nostra cittadina, bensì in quelli di giovane giocatore di “football”, come lui usava dire, ripreso davanti al Willy Burgo con indosso la maglia della Polisportiva saluzzese.

Grazie Renzo; lui ne sarebbe stato lusingato e felice!