Il giornalista e scrittore toscano sarà a saluzzo lunedì 27 luglio Quello che non avete mai saputo su Gaber All’Arena Fab il monologo di Andrea Scanzi
“E pensare che c’era Giorgio Gaber” è il titolo dello spettacolo che Andrea Scanzi porta all’Arena Fab nell’ex caserma Musso, lunedì 27 luglio alle 21,30.
Scanzi è giornalista, scrittore di saggi, firma di punta del Fatto Quotidiano di Marco Travaglio (di cui ha seguito le orme diventando volto noto della tivù). Autore, drammaturgo e interprete teatrale, oggi è considerato anche una star del web con le sue esternazioni e dirette sui suoi profili Facebook e Instagram.
Lo spettacolo è stato pensato da Scanzi, da sempre fan del cantautore e cabarettista milanese, sulla sfaccettatura del Gaber teatrale, quello che ha avuto il coraggio di uscire dalla televisione ed entrare con Sandro Luporini nella storia.
Il giornalista conosceva Gaber, che di lui amava dire: “Ma perché questo ventenne sa tutto di me?”.
Lo scrittore toscano si era addirittura laureato ad Arezzo nel 2000 su Gaber, Fabrizio De André e i cantautori di quella generazione.
«Sono convinto che Gaber e Luporini siano stati profetici almeno quanto Pier Paolo Pasolini - osserva Scanzi -. In ogni loro canzone e monologo ci sono degli elementi di profezia e forza che sono qualcosa d’incredibile. La presenza scenica, la mimica, la lucidità, il gusto per la provocazione, il coraggio (a volte brutale) di “buttare lì qualcosa” e l’avere anticipato così drammaticamente i tempi, fanno del pensiero di Gaber-Luporini, oggi più che mai - sostiene Scanzi - un attualissimo riferimento per personaggi della politica, dello spettacolo, della cultura, del nostro sociale quotidiano».
Lo spettacolo si articola in una narrazione e da video proiettati sul maxischermo con le esecuzioni di Gaber. Regia e direzione di scena di Simone Rota. Musiche e arrangiamenti di Filippo Graziani.
Biglietto 12 euro per i primi 342 posti a sedere; 8 euro dal posto 343 al posto 600
Prevendita su mailticket.it. Biglietti omaggio: bambini fino a 10 anni, disabili con accompagnatori: chiamare direttamente in Fondazione Amleto Bertoni al numero di telefono 0175-43527.