Impresa di una coppia per visitare la casa dei bisnonni nell’infernotto Michel e Christiane, 800 chilometri dalla Francia a Bagnolo in 41 giorni

Impresa di una coppia per visitare la casa dei bisnonni nell’infernotto Michel e Christiane, 800 chilometri dalla Francia a Bagnolo in 41 giorni
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Michel Maurino e la moglie Christiane il 1° luglio sono partiti a piedi da Tolosa, una città del sud-ovest della Francia sita nelle vicinanze della Spagna, per raggiungere, il 10 agosto, la casa di famiglia di Bagnolo. Hanno percorso 800 chilometri in 41 giorni.

«Quest’anno, vista la situazione di emergenza, - racconta Michel - abbiamo deciso di non prendere un aereo per andare, come di consueto, dall’altra parte del globo, bensì di raggiungere camminando la mia casa di famiglia, dove hanno vissuto i miei bisnonni, i miei nonni e mio papà».

Sono partiti con lo zaino in spalle e una carta geografica con il percorso tracciato. Raccontano: «Abbiamo lasciato la nostra abitazione di Tolosa e ci siamo messi in cammino. Inizialmente pensavamo di metterci sette settimane per arrivare a destinazione, ma ne abbiamo impiegate solamente sei. Il nostro cammino è stato ricco di momenti entusiasmanti e di paesaggi stupendi. Abbiamo incontrato persone calorose e alcune meno».

«È interessante vivere un’avventura fuori dal tempo, in grandi spazi… È qualcosa che è alla portata di tutti, ma nessuno ci pensa. Viaggiare a piedi è un modo di trascorrere la vita in modo naturale e con semplicità».

Qualcosa che vi ha colpito di più durante il viaggio?

«Sicuramente percorrere un tratto del Cammino di Santiago di Compostela, mentre siamo rimasti delusi del percorso tra Toulouse e Arles in quanto il sentiero spesso passa sulle strade e vi è un gran rischio di farsi investire. Siamo rimasti molto affascianti dalle persone che abbiamo trovato. Non avendo prenotato alcun pernottamento, in ogni luogo chiedevamo ospitalità alla gente del posto: molti ci hanno cordialmente accolti nelle loro case. La maggior parte era sorpresa di quanto stavamo facendo, anche se in realtà noi stavamo semplicemente camminando».

«Una volta siamo giunti in un campeggio dove, essendo questo al completo, ci è stata offerta una vecchia roulotte: non avevamo né una tenda né delle lenzuola e nemmeno degli asciugamani. Camminando su sentieri di ogni genere abbiamo visto una varietà di paesaggi: dalla Camargue al Luberon e al “buco di Viso”. Paesaggi mozzafiato, mai visti prima, dato che siamo abituati a venire a Bagnolo in macchina. A piedi è tutto diverso. Si ha una visione differente. Tutte le persone incontrate raccontavano la loro storia, le loro motivazioni: un aspetto veramente interessante».

Non vi è mai capitato di perdervi?

«Sì, ci siamo persi tantissime volte. Ci è successo di percorrere cinque chilometri su un sentiero sbagliato, ma, nonostante il nervoso e il caldo, siamo sempre riusciti a riprendere la giusta via».

Qual è stata la maggior difficoltà riscontrata?

«Quando ci siamo trovati nel parco di “Haut-Languedoc”: le tappe erano molto lunghe perché i centri abitati erano tra loro distanti; abbiamo percorso circa 32 chilometri con un caldo pazzesco e siamo rimasti senza acqua. Terribile! Arrivati nel primo villaggio, siamo andati da un residente che gentilmente ci ha offerto dell’acqua: ne avremo bevuta tre litri!».

Consigliate questa modalità di viaggio?

«Certamente, ma consigliamo di percorrere questo lungo cammino nei mesi di maggio, giugno o settembre-ottobre. A luglio e ad agosto è troppo caldo».

Siete contenti di quest’esperienza vissuta?

«Molto! Quando siamo partiti ci hanno chiesto se eravamo allenati, ma noi biamo risposto che camminare non serve allenamento. Ci vuole solo molta forza d’animo».

Quanti chilometri avete percorso in totale?

«Circa 800 chilometri, con una media di 25 chilometri al giorno. Ci alzavamo tutti i giorni alle 6, partivamo alle 7 e spesso finivamo la giornata alle 17. Abbiamo viaggiato tranquillamente, non avevamo fretta».

Avete sempre trovato bel tempo?

«Sì, il tempo è sempre stato bello. Solo l’ultimo giorno, a Bagnolo, abbiamo preso la pioggia».

Quanti bagagli vi siete portati?

«Solo lo zaino e gli scarponi. Abbiamo preso il minimo indispensabile, poiché ogni sera lavavamo i nostri vestiti e al mattino indossavamo gli stessi asciutti».

E il vostro budget?

«La nostra idea era compiere una passeggiata gastronomica, fermandoci nei ristoranti stellati. Ma siamo finiti in una tenda, dentro una roulotte e abbiamo cenato con pane e salame. Al giorno abbiamo forse speso 100 euro, dormendo in piccoli hotel, B&B, rifugi. Ovviamente prenotando ci sarebbe stato un risparmio, ma sarebbe andato contro le nostre aspettative: volevamo un viaggio avventuroso».

Tornate in Francia a piedi?

«No, abbiamo già percorso abbastanza chilometri: torneremo a casa in pullman».

A seguito della pubblicazione dell’articolo sulle pagine della Gazzetta, verrà pubblicata sui canali social la video-intervista di Michel e Christiane, realizzata da Sylvie Mattio di Barge, in lingua francese con i sottotitoli in italiano.

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