La musica di papà Fiorenzo nel concorso di tuba di Faccin
Alessandro Faccin, direttore della banda musicale Santa Cecilia di Villafranca dal 2005, ha raggiunto un obiettivo inaspettato. «Sono stato selezionato tra i finalisti del Wessex Tuba competition 2021 con l’estratto di un brano scritto da mio papà», dice emozionato per il traguardo raggiunto alla competizione musicale di livello internazionale.
Alessandro, come le è venuta l'idea di partecipare al concorso?
«Mi è arrivato un invito direttamente dalla Wessex, marca del mio strumento musicale, e mi sono buttato in questa sfida».
In che cosa consisteva la competizione?
«Era necessario inviare un breve filmato di un brano suonato con lo strumento Wessex acquistato. Un gruppo di esperti ha fatto una prima scrematura e i finalisti sono stati messi in votazione sul web. La prova era suddivisa in due categorie: amatori e professionisti, ed io mi sono iscritto come amatore».
Hanno gareggiato in molti?
«Sì,180 musici da tutto il mondo. Solo io e un altro italiano siamo arrivati in finale».
Con che brano si è presentato?
«Accompagnato da un pianoforte, ho suonato un estratto di due minuti tratto da uno spartito scritto da mio papà Fiorenzo. In realtà il brano si sviluppa su tre tempi ed è stato scritto per banda e tuba solista».
Suo papà è un musicista?
«Si, ha diretto per diversi anni le bande di Piobesi, Cumiana e Nichelino. Si è sempre dilettato a comporre e arrangiare brani per banda ed ha voluto cimentarsi in un brano per tuba solista».
Quali sono i premi per i vincitori?
«Assegneranno un primo premio di 3 mila euro ai primi due delle rispettive categorie, mille al secondo assoluto e 500 euro al terzo assoluto. La classifica ufficiale verrà resa nota il 24 maggio».
Il suo lavoro è legato al mondo della musica?
«No, io ho fatto il musicista professionista fino al 2006, poi ho capito che qua in Italia di sola musica è molto difficile vivere. Ora la mia professione è un'altra. Comunque mi sono tolto molte soddisfazioni. Ho suonato nell’orchestra sinfonica di Sanremo, con la Fenice di Venezia, con l'orchestra sinfonica della Rai e il teatro Regio di Torino».
Spera di vincere?
«Sarebbe una grande soddisfazione personale. Se ci riesco mi piacerebbe acquistare uno strumento e regalarlo a qualcuno che voglia avvicinarsi alla musica ma non ha i mezzi economici per poterlo fare».